sabato, maggio 27, 2006

Un libro che mi piace molto

Il Vaso d'oro di E.T.A Hoffmann è un lungo racconto fantastico-surreale che l'autore scrisse attorno al 1814/15. Siccome ora ho frettissima ne parlo più estesamente (forse) in altro momento. Comincio per intanto a riassumerne i primi 4 capitoli (che lui chiama veglie).
Bye bye

Prima veglia
Il giovane Anselmo è uno studente sfigatissimo abituato a combinare disastri ad ogni mossa e particolarmente sfortunato in amore. Oggi, che è il giorno dell’Ascensione, festa molto importante, proprio mentre sta uscendo di casa per recarsi a gozzovigliare inciampa nella cesta di mele vendute da una vecchia ambulante, sparpagliando i rossi frutti sul selciato. La vecchia pretende come risarcimento tutti i pochi soldi che Anselmo ha con sé, e in più gli lancia una maledizione: “tu cadrai nel cristallo!”
Il povero Anselmo, rimasto senza soldi, non può più andare a fare baldoria, quindi si ritira sulle rive dell’Elba (il fiume, non l’isola) a maledire la sua sorte avversa sotto un sambuco. Ma qui accade una cosa strana: gli pare ad un tratto di comprendere il linguaggio degli elementi, e dopo questo tre graziose serpi color verde-oro vanno a giocare tra le foglie di sambuco. Una di queste serpi lo guarda con occhi azzurri carichi diardente desiderio, ma subito dopo una voce proveniente dal sole che tramonta richiama a casa le bestiole e le serpi fuggono via. Anselmo si sorprende ai piedi del sambuco a implorare la graziosa serpe dagli occhi azzurri di mostrarsi ancora.


Seconda veglia
In tale atteggiamento lo sorprende anche il suo vicepreside, Paulmann, che gli ruba una presa di tabacco e attribuisce lo strano comportamento del giovane alla birra e alle libagioni festive.
Il vicepreside non è solo, ma è accompagnato dall’attuario Heerbrand e dalle graziose figliole, la maggiore delle quali si chiama Veronica e ha pressappoco l’età di Anselmo. I tre invitano Anselmo a una gita in barca sull’Elba, durante la quale lo studente, credendo di scorgere la serpe verde-oro nell’acqua, rischia di precipitare nel fiume. Ma Veronica gli sorride e lui si convince che gli splendenti occhi azzurri sognati siano quelli della fanciulla. Dopo la gita in barca Anselmo prosegue la serata in casa Paulmann, dove suona il piano accompagnando la dolce Veronica (che ha una voce argentina, ma mai come quella delle serpi). Paulmann e Heerbrand gli fanno sapere di avergli trovato un impiego: dovrà recarsi dall’archivista Lindhorst, il quale è alla ricerca di qualcuno che copi a mano i numerosi manoscritti preziosi della sua biblioteca. La paga è buona ed è previsto un premio per l’esecuzione corretta del lavoro. Ma guai se farà una macchia su un originale: Lindhorts è noto per il suo caratteraccio e potrebbe arrabbiarsi moltissimo.
Il giorno seguente Anselmo, cha ha una spiccata passione per la bella calligrafia, si reca da Lindhorst, ma proprio mentre sta per suonare il picchiotto della porta, questo si trasforma nell’orribile vecchiaccia delle mele, che a sua volta si trasforma in un serpente di vetro che stringe Anselmo tra le sue spire.
Quando il giovane torna in sé è a casa propria. Paulmann lo sta curando e gli ricorda che non è riuscito ad andare da Lindhorst.

Terza veglia
La terza veglia si apre con uno strano racconto. Viene narrata la storia di un magnifico Amarillide di fuoco e della sua travolgente passione per il pensiero Fosforo. Questo amore muta l’Amarillide in una saettante salamandra, la cui cosa spezza il cuore del bel Fosforo, che verrà poi accolta in seno dai draghi, malvagi fratelli dei metalli.
Siamo in un caffè e la storia viene raccontata da Lindhorst, il quale afferma si tratti della storie dei suoi avi. Stando a lui, egli stesso è una creatura centenaria già in piena attività allorquando le piramidi vennero erette.
La gente al caffè si burla di lui e delle sue fantasie, ma Paulmann e Heerbrend ne approfittano comunque per avvicinare l’archivista ad Anselmo, che è sempre più intimorito all’idea di andare a lavorare da quello strano tipo.

Quarta veglia
Anselmo è preso da malinconia, molto romantica. Rifugge la vita mondana e torna sovente al sambuco nella speranza di scorgere le serpi verde-oro. Invece vi trova Lindhorst, la cui voce è sorprendentemente simile a quella udita dallo studente nell’atto di richiamare i tre piccoli rettili.
Lindhorst dal canto suo conferma: le serpi sono le sue graziose figliole, e quella scorta da Anselmo è la più giovane, Serpentina. Estratto uno smeraldo magico, Lindhorst mostra al giovane la dolce Serpentina intenta a suonare il pianoforte (e a questo punto sorge il dubbio: come può un serpente, per quanto grazioso, suonare il pianoforte? Io, personalmente, sono giunta alla conclusione che Serpentina compaia certe volte in forma di serpe e altre in forma di splendida fanciulla).
Lindhorst suggerisce ad Anselmo l’idea che se andrà a lavorare da lui potrà vedere più spesso Serpentina, quindi gli consegna una fialetta contenente un liquido dorato da spruzzare sulla faccia della vecchiaccia qualora si ripresentasse, e si allontana volando come un nibbio reale.

giovedì, maggio 25, 2006

Giochino :-P

Osservate bene queste due foto (cliccarci su per ingrandire). Vi sembrano uguali? Invece no, nella seconda ci sono sei differenze. Vediamo se le trovate prima di andare a sbirciare la soluzione (che è qui!) :-)

mercoledì, maggio 24, 2006

Qualcuno vuole...

...un po' di frutta fresca?

sabato, maggio 20, 2006

AAA annuncio pubblicitario

Sei un editore? Pubblichi libri per ragazzi? Complimenti, questo è il tuo giorno fortunato!
Perché guardacaso io sto preparando un meravigliso libro sui gatti. Allegro, divertente, colorato, pieno di imprevedibili avventure e con due protagonisti straordinari. Cosa si può voler di più dalla vita, mi domando io? Non dirmi un Lucano (o era un Tucano?!?)! La risposta esatta è: ma nulla, ovvio! :-)
E allora che aspetti?
Oppure sei timido?
O non ti fidi?
Vuoi dire che devo cercarmene un altro???????
Uff! Non ci sono proprio più gli editori di una volta!

Ad ogni modo, qualora tu cambiassi idea, qua sotto c'è un piccolo, breve assaggio in anteprima. Su, che oggi sono in vena di bontà

venerdì, maggio 19, 2006

E la vita l'è belaaaaa

E quindi "Beeeeee!", come direbbe il mio gatto Jazz, noto per la sua capacità di produrre innumerevoli versi escluso "Miao!"
Debbo dire che da malata (influenza, nulla di strano) qual sono al momento, la mia mente appare un tantino ottenebrata. Ma fa nulla, va bene lo stesso.
Fuori, mi dicono, c'è il sole e il mio gelsomino è già sfiorito.
Non che sia stata una sua iniziativa, in realtà. Ci hanno pensato gli operai che lavorano al piano di sopra spruzzandolo di calce. Poveretto, aveva impiegato quasi un mese a far schiudere i boccioli e nel giro di mezz'ora s'è trovato privo di fiori.
Quando si dice il destino avverso!
Stavo, proprio ieri sera, leggendo un articolo sul lavoro (nota dolente in questo periodo... non tanto perché non lavoro, ma perchè mi riesce difficile anche farmi pagare). Sull'articolo in questione c'erano consigli su come farsi aiutare dal web per disseminare ovunque il proprio curriculum e trovare lavoro nel campo che più interessa. Un consiglio consisteva nel far girare il proprio CV rendendolo accattivante, in modo che la gente sia interessata a leggerlo (che noia sennò sapere solo quello che uno sa fare!). Come? Le cose che lo rendono attraente sono (cito testuali parole): "l'ilarità, il sesso e tutto ciò che è connesso con il pericolo". Cioè?
Devo aggiungere barzellette al curriculum? Foto di sederi? Un po' ne ho, ma è il sedere dei miei gatti! Chissà se funziona lo stesso? E che intendono per "pericolo"? Qualcosa tipo: "occhio, che se leggete il mio curriculum e poi non mi fate lavorare dopo tre giorni vi si disarticolano le giunture!"? Oppure: "ho compilato questo curriculum mentre correvo a piedi in autostrada contromano, non è uno spasso?" ?!?
Mah! Si vede che c'è qualcosa che mi sfugge! Ma anche questa non è una novità! ^___^

NEL RIQUADRO SOTTOSTANTE: "Nascita di Gattavenere", illustrazione mia

mercoledì, maggio 10, 2006

Sob!

Adoro questo musino! :-)

Photobucket - Video and Image Hosting

Composizioni

Visto che non riesco a tornare a Napoli da tanto tempo, ho creato una piccola composizione per potermici affacciare, almeno virtualmente, di tanto in tanto. (cliccare sulla foto per vederla un po' più grande):
Napoli

Prima o poi comincerò a scrivere su questo blog... spero... O___O

martedì, maggio 09, 2006

E' un periodo...

...che mi diverto a giocherellare con le immagini. Come questa:
Photobucket - Video and Image Hosting

Sarà grave? O___O

Evvabè, pazienza!

Per ora cerco di rilassarmi. Domani si vedrà! ^___^

Photobucket - Video and Image Hosting

Chi mi offre un caffè?

Già, oggi mi sono messa a fare duemila cose, avendo nella testa tutto il tempo una specie di tarlo che mi diceva... "ma non hai forse dimenticato qualcosa?"
"Ma no!", rispondevo io. Tanto si sa, vado così di fretta in questi giorni che ho sempre la sensazione di aver dimenticato qualcosa.
E invece lo stupidissimo tarlo aveva ragione. Avevo due lavori urgenti da consegnare domattina e ME LI SONO DIMENTICATI!!!
Sob! :***(

Photobucket - Video and Image Hosting