giovedì, agosto 09, 2007

Finalmente l'ho letto tutto!

Come detto nel post precedente, non riuscendo a resistere ai morsi della curiosità (sì, la curiosità morde!), mi sono precipitata a comprarmi il settimo e ultimo libro di Harry Potter la notte stessa in cui è uscito. E alla fine, nonostante il caldo dei giorni passati (sebbene non con la rapidità di una vera e devota fan) l'ho anche letto tutto. E immediatamente sono stata subissata dalle minacce dei miei amici (i quali tutti di comune accordo hanno deciso di attendere l'uscita italiana per lanciarsi in quest'ultima avventura): guai a te se osi anticiparci qualcosa!
E a me tocca aspettare un mucchio di tempo per poterne parlare, visto che l'uscita della versione italiana è prevista per il 5 gennaio 2008! Per quel periodo, poco ma sicuro, non ricorderò più un tubo e dovrò rileggermi tutto daccapo per poterne chiacchierare convenientemente!
Così man mano che leggevo mi sono presa qualche appunto... ok, tanti appunti. In pratica me lo sono riassunto e commentato, così a gennaio saprò di che parlare! Copio gli appunti qui, subito sotto la foto del gatto Jazz (anche lui intento a leggere HP7, come vedete) tanto sono certa che i miei amici non passeranno a sbirciare! :-P



Commento del 21 luglio 2007, ore 13;37:
Il libro è uscito stanotte e io ce l’ho già. Ho cominciato a leggerlo che ero ancora in coda in libreria. Ho sbirciato l’ultimo capitolo (dove Harry, Ron ed Hermione parlano con Silente... che però era morto alla fine del 6° libro, ucciso da Piton. Allora vuol dire che c’è un mistero da svelare??? Me curiosa!), e la codina finale, dove anni più tardi Harry, ormai adulto e sposato con Ginny Weasley, accompagna a prendere l’Hogwarts Express i suoi tre figli, Albus, James e Lily (che ideona chiamare i propri figli come i propri genitori e il proprio preside di scuola!)
Capitolo 1: l'ascesa dell'Oscuro Signore
Tra stanotte e stamattina ho letto il primo capitolo: riunione speciale dei mangiamorte con Voldemort, capisco che hanno un prigioniero segregato ma non so chi. Voldemort non perde occasione per mettere in ridicolo i Malfoy, Piton è tra i mangiamorte pure lui. Progettano un piano per far fuori Harry prima che l’Ordine della Fenice possa proteggerlo, ridicolizzano il matrimonio appena avvenuto tra Tonks e Lupin e ammazzano la prof di babbanologia. Inizio un po' fiacco, speriamo bene nel resto.
Ore 16;54
Capitolo 2: in memoriam
Harry è nella casa dei Dursley in Privet Drive 4. Fra 4 giorni compirà 17 anni e diventerà maggiorenne per i maghi, ma fino ad allora ancora non può utilizzare la magia fuori da Hogwarts. E' impegnatissimo a disfare completamente, per la prima volta in sei anni, il suo baule da viaggio. Dentro ci sono un sacco di cose che aveva dimenticato, tra cui un frammento dello specchio che gli aveva regalato Sirius Black prima di morire. Harry fa ordine, butta via le molte cose inutili e tiene da parte le poche cose utili da sistemare in uno zaino.
Intanto legge qualche copia della Gazzetta del Profeta. Non si parla mai di Voldemort, forse per ordine del ministero della magia, in compenso ci sono due articoli su Silente. Uno è la commemorazione di un suo vecchio amico e compagno di scuola, Elphias Doge, e questo fa sentire Harry molto in colpa. Lui credeva di conoscere bene Silente, invece ora si accorge che non si è mai realmente interessato a lui, non gli ha mai chiesto nulla della sua vita, ma con Silente si è sempre parlato solo di Harry.
Il secondo articolo è un'intervista a Rita Skeeter, l'odiosa giornalista del pettegolezzo, che anticipa l'uscita di una sua biografia al vetriolo su Silente, biografia dove lei dice di svelare oscure verità sul passato del mago e anche su quello che secondo lei era il morboso rapporto tra lui e Harry.
Il giovane mago è furibondo.
Ma proprio in quel momento qualcosa di strano gli appare per un istante nel frammento di specchio: l'occhio di Silente. Possibile che sia solo autosuggestione?
(Ma allora Silente non è morto davvero???????)

Ore 19;37
Capitolo 3 - I Dursley se ne vanno
Mentre Harry riflette su ciò che ha appena visto, zio Vernon lo chiama in salotto. Lui, Zia Petunia e Duddley stanno per partire... o forse no, non sono per niente convinti. In realtà i tre devono partire. Nel momento in cui Harry compirà 17 anni l'incantesimo che proteggeva lui e i suoi familiari e che era stato realizzato quando Harry era stato portato dai Dursley, si spezzerà, e da quel momento sia lui che i parenti resteranno senza difese. Voldemort potrebbe ritenere i Dursley dei validi ostaggi da poter torturare e uccidere per tenere in scacco Harry, perciò i tre devono andarsene e affidarsi alla protezione dell'Ordine della Fenice. Zio Vernon però è dubbioso, è convinto che sia una scusa di Harry per rubargli la casa. Ma quando Harry ricorda i Dissennatori che quasi risucchiavano via l'anima di Duddley due anni prima, riesce a incutere loro abbastanza paura da convincerli ad andare. Harry non ha più timore dei suoi zii e li tratta con un certo acido sarcasmo ("Ma allora sei davvero stupido come sembri!", dice a zio Vernon quando lui si lascia scappare i suoi timori sul furto della casa).
A occuparsi dei Dursley arrivano Hestia Jones e Dedalus Lux. Malocchio Moody si occuperà di nascondere Harry più tardi. L'addio tra Harry e i suoi parenti non è certo fra i più commoventi, dopotutto non si sono mai sopportati. Solo Duddley mostra un certo sentimento, rammentando di quando Harry lo ha salvato dai Dissennatori.

22 luglio 2007, ore 17;17
Capitolo 4: i sette Potter
Harry viene raggiunto da un mucchio di gente. Ci sono Malocchio Moody, Mundungus Fletcher, Hagrid, Bill Weasley, Fred e George, Tonks, Remus Lupin, il signor Weasley, Ron, Hermione, Fleur... ne manca uno chi cavolo può essere? Ah, sì, Kingsley Shackelbolt. Insomma, loro vanno a prenderlo, chi sulla scopa, chi con i thestral e chi (Hagrid) su una moto volante. Il piano è questo: sei di loro (Ron, Hermione, Fleur, Fred e George e Mundungus) assumeranno le sembianze di Harry grazie alla pozione polisucco in modo da effettuare sette spedizioni contemporanee, di cui una sola autentica (Harry arriverà dai genitori di Tonks, qui troverà una passaporta che lo porterà alla Tana, la casa dei Weasley... che sciocchezza... non è il primo posto dove Voldemort lo cercherebbe?), per sviare eventuali mangiamorte in agguato. La protezione effettuata dalla mamma di Harry non scade solo al compimento della sua maggiore età, ma anche quando lui non potrà più chiamare casa il numero 4 di Privet Drive, e cioè appena vi metterà piede fuori per andarsene. Gli amici scherzano sull'assumere l'aspetto di Harry, ma lui è molto preoccupato. E fa bene, perché poco dopo la partenza (ormai è notte) i mangiamorte in agguato li aggrediscono. Harry, che è sulla moto trasformata in sidecar con Hagrid, se la vede brutta. La civetta Edvige viene colpita a morte da una maledizione (e muore... come se non bastasse salta anche in aria quando Harry fa esplodere il sidecar per far fuori un mangiamorte che vi si era aggrappato... la qual cosa secondo me è una pessima idea da parte della Rowling. Edvige era perfetta per realizzarvi gadget, è stupido far fuori proprio lei). Lo scontro è tremendo, Harry non sa cosa possa essere accaduto agli altri della spedizione (presumibilmente nulla di buono), tra i mangiamorte che l'inseguono c'è anche l'ex amico Stan Picchetto. Harry, nonostante non abbia ancora raggiunto la maggiore età, deve effettuare per forza incantesimi per salvarsi, visto che Hagrid non ne è capace (grande idea scegliere come accompagnatore di Harry proprio uno che non sa compiere magie!). Ma nulla pare servire. Tra i gli inseguitori c'è anche Voldemort, che vola sotto forma di perfido fumo nero, e Harry sente che non può batterlo stavolta, perfino quando la bacchetta si muove da sola per fargli compiere un non precisato incantesimo. Per salvare Harry, Hagrid balza su un mangiamorte e si schianta al suolo. Muore? Non si sa perché nel buio Harry non lo vede. Harry cerca di raggiungere l'amico, ma lui non sa condurre la moto e precipita anche lui. E' la fine di tutto già al quarto capitolo?
Se viene fuori che era solo un sogno non so se c'è più da tirare un sospiro di sollievo o arrabbiarsi di brutto.
Ore 18;41
Capitolo 5: la caduta del guerriero
Non era un sogno, dopotutto. Ma Hagrid non è morto. Lui e Harry sono precipitati nel giardino dei genitori di Tonks (la mamma di Tonks è sorella di Bellatrix e Narcissa), che li curano. Quindi i due prendono una passaporta e arrivano alla Tana. Pian piano arrivano anche gli altri. Si pensa che qualcuno abbia tradito, o almeno che si sia inavvertitamente fatto scappare l'informazione della data per la fuga di Harry. George, che era con Lupin, ha perso un orecchio a causa di una maledizione lanciata da Piton (e la ferita non può essere rimarginata), ma prende anche questo sul ridere irritando la signora Weasley. Malocchio Moody, invece, che era con Mundungus, è morto ucciso da Voldemort (Mundungus, terrorizzato, ha pensato bene invece di smaterializzarsi nel mezzo dell'azione). Bill e Lupin vanno a recuperare il corpo di Malocchio, Harry invece è furente. Non sopporta di mettere così a repentaglio la vita dei suoi amici e non gli va giù che loro non vogliano assecondarlo. Forse perché ha bevuto troppo whisky incendiario (per celebrare la memoria di Malocchio), ma gli sembra che gli altri lo stiano ricattando col fatto di essersi sacrificati per lui per convincerlo a starsene alla Tana buono buono senza agire. Sta avendo impulsi antipatici come quando era mestruato nel 5° libro! La cicatrice gli fa male e lui per un istante vede cosa sta facendo Voldemort: sta torturando Olivander (il costruttore di bacchette magiche, nonché il misterioso prigioniero del capitolo 1) che gli aveva consigliato (sotto tortura) di cambiare bacchetta per battere Harry. Voldemort sospetta che sia stato Olivander a manovrare la bacchetta di Harry contro di lui. Hermione si arrabbia perché Harry non ha chiuso la propria mente a Voldemort.
Non so se andranno a Hogwarts quest'anno. Sono curiosa e vorrei sbirciare più avanti ma allo stesso tempo non voglio rovinarmi la sorpresa.

Lunedì 23 luglio 2007
Ore: 13;28
Capitolo 6: il demone in pigiama
Alla Tana tutti sono in fermento perché fra poco (il giorno dopo il compleanno di Harry, vale a dire il 1 agosto) ci saranno le nozze tra Bill e Fleur. Harry è stupito perché al ministero non hanno preso provvedimenti perché lui ha utilizzato la magia, probabilmente perché non vogliono ammettere pubblicamente che Voldemort è più potente che mai e che molti prigionieri sono fuggiti da Azkaban. Il corpo di Moody non viene trovato (così Ron pensa che potrebbe essersi salvato) e perciò non si può celebrare il suo funerale.
Harry, Ron ed Hermione cercano di organizzarsi: come stabilito alla fine del sesto libro, dopo le nozze di Bill e Fleur loro dovrebbero mettersi in viaggio per cercare di trovare e distruggere gli horcrux contenenti i frammenti di anima di Voldemort. La signora Weasley ha intuito che Harry, Ron ed Hermione non intendono tornare ad Hogwarts per completare gli studi, ma hanno in mente di mettersi in viaggio per seguire un qualche progetto di cui lei non è a conoscenza. Giustamente preoccupata, lei cerca in vari modi di estorcere ai ragazzi più informazioni, ma Harry aveva promesso a Silente di non parlare degli horcrux a nessuno all'infuori di Ron ed Hermione così non le dicono nulla. Lei allora li carica di compiti vari per impedire che i tre si ritrovino da soli a stendere progetti. Spera in questo modo che i ragazzi si ritrovino poi a dovervi rinunciare (e quindi a tornare a scuola) dal momento che non sono riusciti a organizzarsi. I tre invece trovano lo stesso modo di discutere, anche con la complicità del signor Weasley. Hermione è infatti impegnata a scegliersi libri da portare con sé, ed è anche riuscita ad avere un libro, vietetissimo da anni, sugli horcrux (era custodito nell'ufficio di Silente e a lei è bastato usare un semplice incantesimo di richiamo). Lei e Ron, per sviare possibili sospetti (non vedendoli ad Hogwarts tutti potrebbero immaginare che hanno seguito Harry) e proteggere le loro famiglie da possibili ritorsioni dei mangiamorte, hanno elaborato degli stratagemmi. Hermione ha modificato la memoria dei propri genitori in modo da convincerli di essere altre persone, senza figli, e a spostarsi in Australia. Ron ha trasformato il demone che abita la sua soffitta in una parvenza di sé stesso colto da una malattia purulenta e molto contagiosa che lo sostituirà in casa qualora ci fossero ispezioni improvvise e che giustificherà la sua assenza da scuola (Hermione invece dirà di essere stata fatta ritirare dai genitori, spaventati per l'arrivo di Voldemort... dal momento che lei è di famiglia babbana è giustificata perché rischierebbe parecchio). I tre però non sanno dove cercare gli horcrux, anche se come prima cosa andranno a visitare la tomba dei genitori di Harry a Godric's Hollow (lui non c'è mai stato) e cercheranno di scoprire chi è il misterioso R.A.B. che ha distrutto l'horcrux nel medaglione (trovato alla fine del sesto libro).
Hermione però non vuole andara a Godric's Hollow: pensa che sarebbe il primo posto in cui Voldemort cercherebbe di beccare Harry.
E in ogni caso prima di tutto bisogna festeggiare il compleanno di Harry e le nozze di Bill e Fleur.
Ma dopo tutto quello che è successo quattro giorni non sono ancora passati? Come ha acquisito il senso del tempo la Rowling? Guardando Beautiful???
E poi... davvero non tornano a scuola? Mi fa così strano pensare a un libro di HP non ambientato ad Hogwarts!!!
Ore 23;25
Capitolo 7: il testamento di Albus Silente
Harry sogna che Voldmort è all'estero a dare la caccia a un certo Gregorovitch (nome che a Harry pare di aver già sentito, ma non ricorda dove). A ogni modo quando si sveglia è finalmente il 31 luglio, lui ha 17 anni e ne approfitta per fare magie a tutto spiano: finalmente ora può! Ron gli regala un manuale su come comportarsi con le ragazze (manuale che lui stesso sta evidentemente seguendo con Hermione), i signori Weasley gli regalano un orologio e Hermione gli regala (oddio, l'ho già dimenticato) uno spioscopio (mi pare si chiami così). Hagrid gli regala un borsellino da portare al collo che può essere aperto solo dal legittimo proprietario. Ginny gli regala un bacio appassionato (affinché lui non possa dimenticarla nell'avventura che sta per affrontare) ma i due vengono interrotti bruscamente da Ron: lui non vuole che Harry illuda la sorella facendole sperare in un roseo futuro a due quando il futuro di Harry è così incerto. A ogni modo una gran festa è stata organizzata in giardino per celebrare il compleanno di Harry, tanti gli invitati, la torta è enorme e a forma di boccino. Ma la festa viene interrotta dall'arrivo di Rufus Scrimgeur, il ministro della magia. Questo prende da parte Harry, Ron ed Hermione per consegnare loro degli oggetti lasciatigli in eredità da Silente. Perché li consegna così tardi? Perché il ministero voleva prima esaminarli in caso nascondessero dei messaggi cifrati. Harry si arrabbia molto: è così che il ministero spreca il proprio tempo, invece di dare la caccia a Voldemort e ai mangiamorte? Tra i due c'è molta tensione. A ogni modo, Ron ha ricevuto lo spegnino, Hermione un vecchio libro di fiabe e Harry il primo boccino che catturò durante la sua prima partita di quidditch. Un boccino è l'ideale per nascondervi qualcosa, perché conserva la memoria della persona che l'ha toccato per prima a mani nude (e quasi nessuno tocca mai i boccini a mani nude, neppure chi li fabbrica), ma quando Harry lo prende in mano nulla accade. Silente ha lasciato a Harry anche la spada di Grifondoro, ma Scrimgeur si rifiuta di dargliela: dice che è un bene prezioso che appartiene a tutti, non può essere di una sola persona. La notte Harry, Ron ed Hermione si vedono in segreto nella stanza dei due ragazzi. Loro sanno che Silente ha cercato di lasciare loro un messaggio, ma quale? Harry sa che per attivare il boccino deve metterlo in bocca, perché alla sua prima partita a quidditch non l'aveva preso con le mani, ma l'aveva quasi inghiottito. E in effetti delle parole appaiono sul boccino: mi aprirò solo alla fine, ma loro non riescono ad afferrarne il senso. Sentono un rumore al piano di sotto, ma credono che sia solo Charlie Weasley che tenta di farsi ricrescersi i capelli tagliatigli dalla signora Weasley.

Martedì 24 luglio 2007
Ore: 11;57
Capitolo 8: il matrimonio
Giunge anche il tanto sospirato giorno delle nozze tra Bill e Fleur. Per ragioni di sicurezza il matrimonio verrà celebrato nel giardino della Tana, addobbato in grande stile per l'occasione. Harry, grazie alla pozione polisucco, ha cambiato i connotati e vien fatto passare per "il cugino Barny", ennesimo Weasley (i Weasley sono talmente tanti che nessuno noterebbe se ne sbucasse uno in più) in modo che eventuali ospiti non potrebbero lasciarsi sfuggire di averlo visto lì. Però Luna Lovegood, tutta giallovestita e presente col padre, lo riconosce lo stesso dall'espressione, sempre la stessa. Tra gli invitati ci sono anche Victor Krum, cosa che fa innervosire Ron dal momento che si tratta di un ex di Hermione, e l'acidissima e centenaria zia di Ron, Muriel. Il matrimonio è romanticissimo e fa piangere tutte le donne presenti, Fred e George non perdono occasione per fare i cascamorti con le parenti francesi di Fleur, che è incantevole nel suo semplice e candido abito da sposa. E anche Ginny (damigella della sposa) ed Hermione, vestite eleganti, sono splendide. Hermione ha anche una deliziosa borsetta minuscola e frufru ma, a quanto pare, straordinariamente pesante. Nonostante i tacchi alti, balla tutta la sera con Ron mentre Harry si rammarica di non poter fare altrettanto con Ginny. Krum invece si inalbera perché non riesce a far colpo su nessuna ragazza ("a che serve essere un giocatore di quidditch di fama mondiale se poi tutte le ragazze carine sono già impegnate?", dice nervoso) e perché il signor Lovegood ha un ciondolo con su il simbolo di un mago oscuro, Grindelvald, che in Bulgaria aveva mietuto molte vittime (tra cui i nonni di Victor) e che poi era stato sconfitto da Silente. Harry, guardando Krum, si ricorda chi è Gregorovitch: è un costruttore di bacchette magiche bulgaro. Voldemort dunque cerca una bacchetta speciale?
Tra gli invitati c'è Elphias Doge e Harry, rivelandosi a lui, gli parla per sapere più cose su Silente, ma i due vengono raggiunti dall'acida zia Muriel, che spiattella un mucchio di pettegolezzi: che la mamma di Silente era di famiglia babbana e aveva una gran puzza sotto il naso, che la sorella Ariana morta in giovane età era una maganò e che per questo era stata tenuta segregata fino a che ne era morta, e che la famiglia Silente proviene da Godric's Hollow, proprio come Harry e i suoi genitori. Harry è combattuto, da un lato vorrebbe sapere tutta la verità su Silente, comprese le magagne (che suo padre fosse un mago oscuro lo sapevano già tutti, lui vuole conoscere il resto), da un lato non vorrebbe profanarne la memoria.
La conversazione viene interrotta bruscamente dall'arrivo del patronus di Kingsley che da un drammatico annuncio: Rufus Scrimgeur è stato ucciso, i mangiamorte hanno preso il ministero e ora stanno arrivando alla Tana!
Chi sarà il prossimo a morire? Lo sapremo nei capitoli seguenti!
Ore: 23;54
Capitolo 9: un posto in cui nascondersi
I mangiamorte irrompono alla festa di matrimonio, mentre alcuni invitati si smaterializzano, altri fuggono in preda al panico, Hermione afferra Ron e Harry e li trasporta (tramite smaterializzazione) a Londra. Nella sua minuscola borsina aveva nascosto tutti i loro bagagli, in caso di una fuga improvvisa, ed è stata provvidenziale. Pensa che mescolarsi tra i babbani possa servire a nascondersi, e per un po' i tre sembrano relativamente al sicuro (se si escludono gli ubriaconi che fischiano complimenti non proprio gentili alla ragazza). Ma una volta entrati in un sudicio pub, i ragazzi vengono aggrediti da tre mangiamorte. La lotta è immediata e feroce, ma i Nostri hanno la meglio. Hermione modifica la memoria ai mangiamorte ko, in modo che non possano rivelare di aver visto Harry, e ai babbani rimasti coinvolti. Ma come hanno fatto a trovarli così rapidamente? Ron teme che Harry abbia ancora addosso la Traccia (quella che permette di localizzare la magia compiuta da un minore) e che Voldemort lo sappia, avendo conquistato il ministero.
Ma allora dove possono rifugiarsi i tre? Dopo averci pensato e ripensato, Harry decide di andare al 12 di Grimmauld Place, la casa di Sirius Black già sede dell'Ordine della Fenice. E vero che Piton sa dov'è, ma è anche vero che è protetta da innumerevoli incantesimi. Incantesimi che i tre devono superare per accedervi.
Una volta dentro, giunge il patronus del signor Weasley ad avvisarli che in famiglia sono tutti al sicuro. Ron tira un sospiro di sollievo.
Harry sente che Voldemort è infuriato e che sta torturando un mangiamorte, obbligando un terrorizzato Draco Malfoy a fare altrettanto, perché si è lasciato di nuovo scappare Harry.

Martedì 25 luglio 2007
Ore: 22;14
Capitolo 10: la storia di Kreacher
Il mattino dopo Harry si sveglia all'alba e, non potendo dormire, fa un giro per la casa. Visita così quella che fu la camera da letto di Sirius, dove lui non aveva mai messo piede. Nonostante l'arredamento austero e raffinato di casa e camera, le pareti della stanza di Sirius sono tappezzate di stendardi e poster colorati anche se ormai sbiaditi (il che mi ricorda molto la mia stanza da adolescente, quando attaccavo i poster perfino sopra i quadri). C'è un gran disordine, come nel resto della casa: evidentemente qualcuno è stato lì a cercare qualcosa freneticamente. Tra le cianfrusaglie Harry trova una lettera che sua madre scrisse a Sirius poco prima di morire. Parla del piccolo Harry che aveva appena compiuto un anno e già sfrecciava sulla sua scopa volante giocattolo per tutta la casa, distruggendo vasi e spaventando il gatto. C'è anche un accenno a certi pettegolezzi su Silente, ma il resto della lettera manca. Però Harry trova una foto di sé stesso a un anno a cavalcioni della piccola scopa e la nostalgia lo assale. Hermione cerca di calmarlo, ma quando passa davanti alla stanza del fratello di Sirius, Regulus Arcturus Black, Harry si rende conto che è lui il misterioso R.A.B. che aveva sottratto il medaglione con l'horcrux di Voldemort. Regulus era stato un mangiamorte, ma poi, aveva raccontato Sirius, era stato ucciso da Voldemort. Forse si era pentito? Hermione ricorda improvvisamente che loro quel medaglione l'hanno visto, quando due anni prima avevano fatto pulizie in quella casa, ma Sirius lo aveva messo tra le cose da buttare via (in HP e l'Ordine della Fenice, 5° libro della serie, nei primi capitoli Harry, Ron ed Hermione aiutano Sirius a pulire la casa di Grimmauld Place e tra i vari cimeli di famiglia trovavano un medaglione che nessuno riusciva ad aprire, solo che nella versione in italiano "lockett", medaglione, era stato erroneamente tradotto in "lucchetto"). Però Harry ricorda che Kreacher, l'elfo domestico di casa Black, rubacchiava e nascondeva sempre gli oggettini che Sirius cercava di gettare. Nel ripostiglio di Kreacher non c'è, così Harry chiama l'elfo (ormai di sua proprietà come la casa) per sapere dov'è. Kreacher è odioso come al solito, ma è obbligato a rispondere: il medaglione l'aveva preso lui, ma dopo la morte di Sirius è stato rubato da Mundungus Fletcher che l'ha presumibilmente rivenduto.
Harry è brusco con Kreacher, ma Hermione lo convince a essere più gentile. L'elfo allora racconta la storia del medaglione. Regulus era sempre stato gentile con Kreacher e l'elfo ricambiava con affetto e devozione (il contrario che con Sirius). Un giorno Regulus aveva prestato Kreacher a Voldemort e questo l'aveva portato con sé in una grande caverna (apparsa in HP e il Principe Mezzosangue) per nascondervi il famoso medaglione, obbligando Kreacher a bere fino all'ultima goccia la pozione venefica contenuta nel recipiente che poi avrebbe celato l'horcrux. Kreacher ne sarebbe morto, annegato nel lago e ucciso dagli inferi (come si evince in HP e il Principe Mezzosangue, quella pozione oltre a procurare dolori atroci mette una sete terribile, costringendo chi la beve a cercare di dissetarsi con l'acqua del lago, che però è infestato di inferi, cadaveri animati dalla magia molto pericolosi), se non fosse stato chiamato proprio in quel momento da Regulus. Così si era smaterializzato salvandosi (con gli elfi la magia funziona diversamente, loro possono smaterializzarsi anche dove ai maghi è impossibile). Regulus era apparso scontento per il trattamento che Voldemort aveva riservato all'elfo. Tempo dopo aveva chiesto a Kreacher di portarlo in quella stessa grotta, poi aveva sostituito il medaglione con un altro simile (Harry ha la conferma che Regulus si era pentito per un qualche motivo e aveva cercato, senza riuscirvi, di sconfiggere Voldemort), aveva dato a Kreacher quello autentico ordinandogli di distruggerlo e, siccome aveva bevuto lui la pozione venefica, si era gettato nel lago ed era stato ucciso dagli inferi. Kreacher però non era riuscito in nessun modo a distruggere il medaglione (infatti per distruggere un horcrux ci vuole solo un veleno molto potente) e per questo aveva sofferto moltissimo. Harry dice a Kreacher di volerlo aiutare a eseguire finalmente l'ordine di Regulus affinché il mago non sia morto per niente. In questo modo si conquista la fiducia e la stima dell'elfo. Harry ordina a Kreacher di cercare e portargli Mundungus e per ringraziarlo gli regala il medaglione di Regulus. Kreacher sviene dalla gioia.

Capitolo 11: l'esca
Harry sperava che Kreacher gli portasse subito Mundungus. In fondo uno che si smaterializza nella grotta dell'horcrux come niente troverà facilissimo acciuffare un furfante... invece dopo tre giorni l'elfo non è ancora tornato. In compenso i mangiamorte stanno tenendo d'occhio la casa. Si susseguono in turni da due per volta, ma oltre a guardare non fanno nulla. Probabilmente tengono d'occhio la casa solo perché sanno che è di Harry, ma non anche che lui è lì. Il che vuol dire che Harry non ha più addosso la Traccia altrimenti l'avrebbero già scovato.
Giunge inattesa la visita di Remus Lupin, che porta novità: il ministero, anche se non ufficialmente, è in mano di Voldemort. Tutti quelli che ci lavorano sono controllati a vista. Scrimgeur è stato torturato perchè rivelasse dov'era Harry, ma lui non ha parlato e per questo è stato ucciso (Harry non si aspettava tanta lealtà da uno con cui aveva avuto solo da ridire). Stanno sbucando nuove leggi contro i maghi di provenienza babbana (come Hermione): se non giustificano i loro poteri dimostrando di avere almeno un parente mago saranno processati per furto di magia. Tutti i ragazzi saranno obbligati a frequentare Hogwarts (per essere tenuti sotto controllo). In più Tonks è incinta, Lupin è affranto perché l'averlo sposato ha fatto diventare anche lei una reietta e si offre per accompagnare i ragazzi nella loro spedizione alla ricerca degli horcrux, ma Harry si arrabbia, dice che Remus vuole solo sfuggire alle sue responsabilità, che il suo posto è accanto a sua moglie e suo figlio, non può abbandonarli proprio ora: James Potter non l'avrebbe mai fatto! I due litigano violentemente e Lupin va via in malo modo. Hermione rimprovera Harry: è stato troppo duro col mago.
Finalmente Kreacher ritorna con Mundungus, che confessa: ha venduto quel vecchio medaglione a Dolores Umbridge.

Capitolo 12: la magia è potere
Ormai è settembre, i mangiamorte tengono ancora d'occhio la casa, senza tuttavia vedere nulla. Da un mese Harry, Ron ed Hermione stanno osservando, a turno, il ministero, e da un mese Kreacher cucina per loro straordinari pranzetti. Harry ha un altro contatto con Voldemort: è in Bulgaria (o Germania? Boh?) e ha appena ammazzato una donna che non voleva dirgli dov'è nascosto Gregorovitch.
Sull'ultimo numero, appena rubato da Harry, della Gazzetta del Profeta i tre leggono che Piton è diventato il nuovo preside di Hogwarts. E la McGrannitt, il professor Vicious, la professoressa Sprite... che faranno? Forse rimarranno, per non essere arrestati ma anche per restare vicino ai ragazzi. Harry pensa a quando prese l'Hogwarts Express per la prima volta, a tutti quei ragazzini emozionati in ansiosa attesa di essere smistati tra le case, a Ginny che sicuramente a quest'ora è sul treno per andare a scuola, e sente una fitta al cuore pensando a come tutto questo stia per essere rovinato.
Hermione allora sgancia il ritratto di Phineas Nigellus Black (l'ex preside serpeverde di Hogwarts nonché antenato di Sirius) dalla parete e lo infila in borsa. Nigellus potrebbe vedere i tre e comunicarlo a Piton, dal momento che un altro suo ritratto è proprio nella stanza del preside.
Per questo è ora di agire, e i tre lo fanno infiltrandosi nel ministero per trovare la Umbridge: grazie alla pozione polisucco, infatti, hanno preso le sembianze di altri maghi, dopo aver dirottato abilmente altrove gli originali (ma quanta cavolo di pozione polisucco si bevono in questo libro? In HP e la Camera dei Segreti, il secondo libro, dicevano che preparare questa pozione è cosa lunga e complessa, ci vuole almeno un mese per farla e anche ingredienti particolari, qui invece pare ne abbiano da parte una cantina!!!).
Il ministero non è più quello di una volta. Perfino la bella fontana dorata non c'è più. Al suo posto le statue di un mago e una strega assisi su due troni scolpiti come corpi di babbani nudi e sottomessi. Una scritta sul basamento recita "la magia è potere".
Ma al momento di prendere l'ascensore un mangiamorte avvicina Ron (credendolo il mago di cui ha preso il posto) e imponendogli di andare a effettuare una riparazione nel suo ufficio, altrimenti sua moglie di nascita babbana finirà nei guai. Ron non vuole danneggiare il mago che ha sostituito e acconsente. Rimasti soli in ascensore, Harry ed Hermione si trovano davanti Dolores Umbridge.

Venerdì 26 luglio 2007
Ore: 00;00
Capitolo 13: la commissione per la registrazione dei maghi di origine babbana
No, il titolo di questo capitolo non è di Lina Wertmuller. Purtroppo una cosa più breve non l'ho trovata.
La Umbridge porta Hermione, credendola l'altra strega, via al tribunale e Harry resta solo. Indossa così il mantello dell'invisibilità e si reca negli uffici della Umbridge sperando di trovarvi il medaglione. Non ve lo trova ma trova l'occhio di Malocchio, usato per spiare i sottoposti. Harry lo prende e poi raggiunge Hermione nei tribunali. Stanno processando i maghi di origine babbana e ci sono Dissennatori ovunque. Il medaglione è al collo della Umbridge. Harry lancia uno schiantesimo e atterra la Umbridge (e le ruba il medaglione) e il ministro, assieme a Ron ed Hermione aiuta gli accusati a fuggire dal ministero. Ma quando i tre si smaterializzano il ministro li segue, aggrappato a una manica di Hermione.

Domenica 29 luglio 2007
Ore: 12;52

Capitolo 14: Il ladro
Siccome il ministro ha seguito i ragazzi, questi, una volta materializzatisi al 12 di Grimmauld Place, sono costretti, dopo aver sganciato il "clandestino", a materializzarsi altrove. Ora sono alla macchia e non possono più tornare al loro rifugio. Per fortuna nella sua deliziosa borsetta Hermione ha nascosto anche la tenda che il signor Weasley aveva usato a suo tempo per assistere ai mondiali di quidditch (HP e il calice di fuoco, 4° libro). Assicurandosi con innumerevoli incantesimi di protezione, tenendosi sempre defilati in boschi (in uno di questi Harry da degna sepoltura all'occhio di Malocchio) e spostandosi ogni giorno, i tre riescono a rimanere nascosti. Per non rischiare di perdere l'horcrux, i tre lo indossano a turno. E' pericoloso infatti tenerlo troppo a lungo, dal momento che contiene parte dell'anima di Voldemort (che Ron non vuole sentir nominare, perciò anche Harry ed Hermione prendono a chiamarlo "Tu-sai-chi")... si sente addirittura come una specie di battito cardiaco provenire dal medaglione, e quando Harry lo indossa non riesce a materializzare il suo patronus, mentre Ron diventa ancor più irritabile. Di fatto Ron è terribilmente irritabile anche perché trovare da mangiare è difficile. Bisogna nascondersi e mascherarsi sempre e qualche volta addirittura rubare il cibo in qualche supermarket babbano.
Harry vede di nuovo Voldemort: sta torturando Gregorovitch per sapere dove nasconde qualcosa che lui vuole, ma il fabbricante di bacchette dice di non averlo più. Voldemort allora entra nella sua mente e vede un giovane mago biondo e dall'aria beffarda sottrarre qualcosa. Harry pensa di aver già visto quel mago ma non ricorda dove.

Capitolo 15: la vendetta del goblin
I tre sono sempre più stanchi e stressati dalla fuga. Appare sempre più evidente che Harry non sappia quale mossa fare. Insomma, non c'è nessun piano, se non qualcosa di vago circa il dover trovare e distruggere gli horcrux, e Ron è sempre più irritabile.
Una notte accanto alla tenda (che resta invisibile anche per i maghi) si accampano alcuni maghi in fuga (uno di questi è il loro ex compagno di scuola Dean Thomas) e un goblin, che aveva lavorato alla Banca dei maghi Gringott ma che era fuggito perché i mangiamorte stanno prendendo il sopravvento anche lì. Parlano del tentativo di furto da parte di Ginny, Luna e Neville Paciok della spada di Grifondoro, custodita nello studio del preside (ora Piton), di come Piton abbia punito crudelmente i tre studenti (Ron si preoccupa moltissimo nel sentirlo) e abbia quindi inviato la spada alla banca affinché vi venga custodita. Il goblin però si è accorto che la spada è un falso (la vera spada di Grifondoro è opera dei goblin e su questo lui non può sbagliare), ma non si è preoccupato di avvertire Piton: questa è la sua vendetta.
Preoccupati, Harry, Ron ed Hermione decidono di chiamare Phineas Nigellus Black per sapere com'è andata (prendendo precauzioni, ovviamente, per non rivelare il loro nascondiglio). Questo conferma la punizione per Ginny, Luna e Neville: sono stati mandati con Hagrid a fare un qualche lavoro nella foresta proibita... praticamente un gioco per loro, visto che Hagrid di sicuro sarà stato gentile. Ma a Ron la cosa non va comunque giù: accusa Harry di essere un egoista, di averli condotti in un'avventura senza capo né coda e di non avere la più pallida idea di quel che sta facendo. Ron, furibondo, se ne va!

Capitolo 16: Godric's Hollow
Hermione è distrutta dall'abbandono di Ron e Harry non può fare a meno di sentirsi in colpa perché in fondo l'amico ha ragione: lui non sa proprio che fare e Silente pare non avergli lasciato nessun indizio. Passa il tempo, ormai è inverno, i due continuano a essere in fuga e Ron anche se volesse tornare indietro non potrebbe, perché loro prendono innumerevoli precauzioni proprio per non farsi prendere.
Harry ed Hermione cercano comunque di andare avanti. Per distruggere l'horcrux ci vuole la spada di Grifondoro, ma se quella ad Hogwarts era un falso dove sarà quella autentica? I due pensano sempre più che Silente possa averla affidata a Bathilda Bagshot, autrice del loro testo di storia della magia nonché amica di lunga data sia della famiglia di Silente che di quella di Harry. E lei vive a Godric's Hollow.
Finalmente Hermione acconsente ad andare lì.
E' la notte della vigilia di Natale quando Herry ed Hermione arrivano a Godric's Hollow, e come prima cosa visitano il cimitero. Trovano la tomba della madre e della sorella di Silente. quella di un certo Ignoto che presenta sulla lapide lo stesso simbolo indossato dal signor Lovegood alla festa di matrimonio e finalmente quella di James e Lily Potter. Poi i due escono, ma qualcuno li segue.

Capitolo 17: il segreto di Bathilda
Dopo il cimitero Harry desidera vedere la propria casa natale, ormai un monumento per tanti maghi anche se ne restano solo le rovine.
Qui vengono raggiunti da Bathilda Bagshot, anzianissima e piuttosto stravagante, che li porta a casa propria. La casa di Bathilda è una cosa indescrivibile di caos e puzza di marcio, ma ci sono alcune cose che i ragazzi trovano interessante e sottraggono di nascosto: una foto del giovane Silente col mago biondo apparso nella visione di Voldemort e il libro di Rita Skeeter.
Bathilda prende da parte Harry, forse vuol dargli qualcosa? Invece si svela per quello che è: il serpente Nagini (nonché il sesto horcrux), alleato di Voldemort, che ha preso il posto della strega (quella vera è probabilmente morta mesi prima). Cerca di uccidere Harry tra le sue spire, ma Hermione arriva a salvarlo e portarlo via proprio un istante prima che arrivi anche Voldemort.

Capitolo 18: vita e bugie di Albus Silente
Una volta al sicuro, Harry scopre che nella colluttazione la sua bacchetta magica si è spezzata ed è impossibile ripararla. Lui ed Hermione cominciano a leggere brani della biografia di Silente. Scoprono così che quando lui aveva appena 17 anni (la loro età) e sua mamma era morta da poco, era entrato in stretta amicizia col mago Grindelwald (quello che poi sarebbe divenuto un mago oscuro temibile, nonché sicuramente lo stesso biondo mago che aveva sottratto qualcosa a Gregorovitch), col quale condivideva molte idee, tra cui quella secondo la quale sarebbe un bene se i maghi prendessero il potere anche sui babbani "per il bene superiore" di tutti. Questo ferisce Harry, anche se Hermione dice di giustificarlo vista la giovane età e il fatto che poi nella sua vita si sia sempre battuto per i diritti dei babbani: Harry sostiene che dopotutto anche loro hanno 17 anni, ma sanno perfettamente da che parte sta il bene e da che parte sta il male.

Capitolo 19: la daina d'argento
Notte d'inverno. Harry ed Hermione sono rifugiati in un bosco e Harry, l'horcrux al collo, sta facendo il proprio turno di guardia (ha preso in prestito la bacchetta di Hermione) quando una daina d'argento sbuca dal bosco e sembra voler essere seguita. La daina (evidentemente un patronus) gli infonde fiducia e lui la segue fino a una radura dove, dentro uno specchio d'acqua ghiacciato, vede la spada di Grifondoro, quella vera. Com'è arrivata lì? Non c'è tempo per chiederlo, bisogna recuperarla. E visto che gli incantesimi di richiamo non funzionano, Harry si spoglia, spezza il ghiaccio e si tuffa nell'acqua gelida. Ma qui l'horcrux che ha al collo cerca di strangolarlo. Qualcuno però giunge improvvisamente a salvarlo e recuperare la spada: è Ron, ritornato sui propri passi. Ora tocca a lui "uccidere" l'horcrux con la spada di Grifondoro, anche se il diabolico oggetto tenta di salvarsi cercando di convincere Ron a invidiare e a essere geloso di Harry, piuttosto che considerarlo un amico. Ma Ron è più forte e sconfigge il maledetto medaglione: dopo che Harry l'ha aperto parlandogli in serpentese, lui lo trafigge con la spada.
Tornati alla tenda, Hermione accoglie Ron con una furibonda sfuriata: leì è ancora arrabbiatissima per il suo abbandono.
Ron spiega che lui in realtà ha cambiato idea e cercato di tornare da loro praticamente un istante dopo essersene andato, ma era stato fermato da cacciatori di taglie (ce ne sono molti in giro che cercano di vendere mezzosangue in fuga in cambio di denaro) dai quali si era salvato mentendo e rubando una bacchetta (che consegna a Harry, anche se con lui non pare funzionare molto) e poi naturalmente non poteva per via degli incantesimi di protezione.
Poi il giorno prima misteriosamente è stato proprio lo spegnino ad aiutarlo a ritrovarli. Evidentemente non serve solo a spegnere le luci.
Ma per calmare la furibonda Hermione ci vuole ben altro che un banale "scusa"...

Capitolo 20: Xenofilo Lovegood
Ron è contento che anche Harry ed Hermione abbiano cominciato a chiamare Voldemort "Tu-sai-chi" visto che su quel nome è stato messo un incantesmo "tabù" (che non è nulla di erotico!!!): chiunque lo pronunci (dal momento che di solito solo gli appartenenti all'Ordine della Fenice lo fanno) viene immediatamente localizzato dai mangiamorte oltre qualunque protezione (ecco perché loro erano stati rintracciati subito appena arrivati a Londra: avevano pronunciato il nome di Voldemort).
Dal momento che il misterioso simbolo di Grindelwald compare spesso (è anche nel libro di fiabe ereditato da Hermione e nella firma di Silente nella lettera riportata sul libro di Rita Skeeter). i ragazzi decidono di interrogare il padre di Luna (Xenofilo, appunto) per sapere di che si tratta. Così si recano nella sua casa. Il mago abita in una curiosa costruzione a forma di torre degli scacchi (ma del resto è sempre stato un tipo bizzarro) e appare riluttante nell'accorglieli, quasi spaventato. Dice che Luna è al fiume a pescare nonsocosa (è epoca di vacanze di Natale... non il film!), e dopo varie insistenze accetta di aiutare i ragazzi.

Capitolo 21: la fiaba dei tre fratelli
Xenofilo spiega che quel simbolo non è un segno di magia oscura, ma il simbolo delle reliquie mortali, usato da tutti coloro che le cercano per riconoscersi tra loro. Ma che sono le reliquie mortali? Per spiegarlo Xenofilo fa leggere a Hermione la storia dei tre fratelli dal suo libro.
C'erano tre fratelli che per attraversare un fiume costruirono magicamente un ponte. La Morte, offesa perché i tre le erano sfuggiti, aveva escogitato un trucco per batterli facendo loro credere di aver vinto, disse che avrebbe esaudito un desiderio per ciascuno. Il primo chiese una bacchetta magica invincibile (una bacchetta di sambuco), il secondo una pietra che resuscitasse i morti e il terzo, più saggio, un modo per far sì che la Morte non lo seguisse una volta abbandonato il ponte (ed ebbe un mantello dell'invisibilità).
Il primo era stato ucciso da un altro mago che voleva rubargli la bacchetta, il secondo aveva cercato di richiamare dalla morte la propria fidanzata ma siccome questa era tornata solo come pallida parvenza (è impossibile richiamare i morti in vita) lui si era suicidato e il terzo aveva a vissuto a lungo felice col proprio mantello e solo da anziano, lasciato il mantello al figlio, aveva deciso di lasciarsi morire felice.
Bacchetta, pietra e mantello sono le reliquie mortali, e il simbolo è una stilizzazione dei tre oggetti. Chi li possiede, secondo la leggenda, diventa signore della morte.
Finito il racconto, Xenofilo invita i tre a cena. Mentre lui cucina Harry curiosa nella stanza di Luna e si accorge che lei ha affrescato il soffitto con i ritratti di lui, Ron, Hermione, Ginny e Neville circondati dalla parola "amici" e nel vederlo Harry si commuove molto. Ma si accorge anche che lei manca da casa da molti mesi. Qualcosa di strano sta per accadere, infatti... Luna in realtà è stata rapita dai mangiamorte e in cambio della sua salvezza Xenofilo ha venduto Harry e i suoi amici ai mangiamorte, che sono appena arrivati. I tre riescono a sfuggire solo grazie a un abile trucco di Hermione.

Capitolo 22: le reliquie mortali
Harry si convince che la sua vera missione è trovare le reliquie mortali, per poter sconfiggere Voldemort anche senza dover trovare gli horcrux (dal momento che non sa assolutamente dove siano gli altri). In fondo una reliquia ce l'ha già: il suo mantello dell'invisibilità, che è l'unico vero, visto che dura da anni. Forse ne ha anche un secondo: la pietra. Dev'essere sicuramente quella sull'anello contenente l'horcrux distrutto da Silente. Difatti i tre fratelli della storia erano i Peverell, e Marvolo Gaunt, nonno materno di Voldemort, diceva di discendere da uno di loro. E sicuramente anche Ignoto Peverell (quello della tomba) era il terzo fratello, antenato di Harry, da cui proveniva il mantello. L'anello con la pietra dev'essere certamente nel boccino, se solo lui sapesse come aprirlo... e la bacchetta... sicuramente è quella che Voldemort sta cercando.
Hermione cerca di calmarlo: quella dei tre fratelli è una storia incredibile, si vede lontano un miglio che è una semplice fiaba moraleggiante per bambini e che solo uno svitato come Xenofilo Lovegood può crederla vera. Né lei né Ron vogliono dargli corda, dicendogli che il compito che Silente gli ha lasciato è trovare e distruggere gli horcrux e basta! Harry se ne risente parecchio, le reliquie per lui sono diventate una vera ossessione, e torna del suo umore isterico-mestruato. Cerca volontariamente di entrare nella mente di Voldemort per controllare a che punto sia con la sua ricerca, ma non ci riesce più.
Una sera Ron riesce a sintonizzarsi con un'emittente radio pirata dalla parte di Harry, dove vi prendono parte persone che conosciamo: Lee Jordan (nei primi libri era quello che faceva le cronache delle partite di quidditch), Kingsley, Fred e George, Lupin (utilizzano nomi falsi, ma le voci sono ben riconoscibili)... tutti a sostenere Harry, che si sente molto rincuorato, anche se non ci sono belle notizie (il padre di Tonks è stato ucciso, il padre di Luna è stato arrestato...). Nello spegnere la radio Harry pronuncia accidentalmente il nome di Voldemort. Immediatamente la tenda è circondata da cacciatori di taglie ed è impossibile sfuggire.
PS: ma che coglione 'sto HP!

Capitolo 23: Casa Malfoy
Magari in italiano tradurranno "il maniero dei Malfoy" oppure "Castello Malfoy"... perché così fa tanto "Casa Vianello"...
Insomma, i tre vengono presi assieme a Dean Thomas e al goblin imbroglione, da Fenrir Greyback (il temibile lupo mannaro). Siccome Hermione ha cambiato i connotati a Harry, nessuno si accorge subito che si tratta di lui. Ma lo sospettano nel momento in cui riconoscono Hermione (tutti sanno che lei è in fuga con Harry Potter), così tutti vengono portati a palazzo Malfoy (attuale residenza dell'Oscuro Signore, il quale però - Harry lo sa bene perché ha appena ripreso il contatto- è all'estero a tormentare Grindelwald). I Malfoy non sembrano essere in grado di riconoscere Harry e Draco non ha voglia di farlo perché è colmo di paura da capo a pie' (che core de' pollo!). Ma la cosa che spaventa di più Ballatrix Lestrange, sorella di Narcissa e zia di Draco, è la presenza della spada di Grifondoro: ma come! Non era custodita nella sua cassaforte alla Gringott? Che ci fa lì? Sospettando orribili verità, decide di rimandare il richiamo per Voldemort ("Chiamatemi solo se trovate Potter e non seccatemi con le vostre sciocchezze", aveva minacciato l'Oscuro Signore prima di partire), la bruna strega decide di imprigionare tutti e di torturare solo Hermione per farle sputar fuori la verità. Nelle segrete Harry e Ron trovano anche Luna e Olivander. Disperato, perché sente le urla di Hermione sottoposta alla maledizione crociata, Harry afferra il frammento di specchio di Sirius e, vedendovi l'occhio di Silente, chiede aiuto. L'occhio fa l'occhiolino e scompare. Subito dopo si materializza Dobby, l'elfo domestico (anche se le segrete sono a prova di incantesimo, si sa che con gli elfi è diverso). Harry gli chiede di portare in salvo Dean, Luna e Olivander e poi di tornare. Il trambusto nelle segrete attira Codaliscia. Harry e Ron lo affrontano e Codaliscia sta per uccidere Harry strozzandolo con la sua mano metallica, quando Harry gli ricorda che non può... lui una volta gli ha salvato la vita (in HP e il prigioniero di Azkaban, 3° libro). Codaliscia ha un momento di esitazione e poi si strangola da solo. Sicuramente a causa di un qualche incantesimo di Voldemort, chissà. O magari solo per i rimorsi. Silente nel 3° libro aveva ragione: un giorno Harry avrebbe tratto giovamento dall'aver risparmiato la vita a Codaliscia!
Harry e Ron scappano. Harry aveva convinto Griphook, il goblin, a dire che la spada era un falso, e così Bellatrix, finito di torturare Hermione, ha appena chiamato Voldemort. Ma in quella varie cose accadono: il lampadario crolla, qualcuno lancia un incantesimo, Harry recupera le bacchette di Bellatrix e Draco e tutti i "buoni" si smaterializzano assieme all'elfo Dobby verso la casa di Bill e Fleur. Ma appena arrivano Harry si accorge che Bellatrix ha fatto in tempo a lanciare il suo pugnale d'argento contro Dobby, che gli muore tra le braccia.

Capitolo 24: il costruttore di bacchette
In una scena commovente Harry e amici seppelliscono l'elfo Dobby, tanto coraggioso da sacrificarsi per i suoi amici. Ormai Harry vede cosa sta facendo Voldemort (è infuriato come una biscia perché per l'ennesima volta i suoi alleati si sono lasciati scappare Harry). Ma ormai lui sa cosa deve fare. Prende da parte Griphook e gli chiede un favore: aiutarlo a penetrare nella cassaforte dei Lestrange alla banca Gringott. Lui infatti sospetta che lì ci sia un altro horcrux, visto il terrore di Bellatrix all'idea che Hermione potesse aver preso qualcosa d'altro. Griphook in cambio vuole la spada di Grifondoro e Harry gliela promette, omettendo un particolare: lui intende consegnargliela solo dopo aver distrutto tutti gli horcrux e non subito. Poi interroga Olivander a proposito della famosa bacchetta di sambuco. Vien fuori che esiste davvero, e che probabilmente, visto che era di Grindelwald, è passata al mago che lo aveva sconfitto. E cioè Silente. Ma Harry ha già deciso, il suo compito è trovare gli horcrux, non le reliquie. E anche se perfino Hermione è ormai convinta della loro veridicità è ormai troppo tardi: Voldemort ha già trovato la bacchetta. Era nella tomba di Silente, a Hogwarts, stretta fra le mani del mago.

Capitolo 25: il cottage delle conchiglie
Si chiama così la casa in cui vivono Bill e Fleur, perché è sul mare e i suoi muri sono incrostati di conchiglie.
Assieme a Griphook, i tre ordiscono un piano per penetrare alla Gringott, anche se il goblin è assai sgradevole (a lui non importa se qualcuno può rimanere ferito, per lui gli umani sono creature inferiori).
Una sera, sono tutti a cena (tranne Olivander che è stato portato al sicuro da zia Muriel), quando giunge inaspettato Lupin: Tonks ha appena partorito un bel maschietto (che verrà chiamato Ted come il padre di Tonks) e lui è felicissimo. Abbraccia Harry (evidentemente l'ha perdonato per il litigio dell'undicesimo capitolo) e gli chiede di fare da padrino al piccolo. Non appena Lupin va via, Bill prende da parte Harry e gli chiede di far attenzione nel trattare con Griphook (anche se lui, Ron ed Hermione hanno cercato di non darlo a vedere, è evidente che stanno progettando qualcosa con lui) perché i goblin hanno un concetto molto, molto personale di lealtà.
Harry teme di diventare per il piccolo Ted un padrino un po' troppo scavezzacollo, così come Sirius lo è stato per lui.

Ore : 20;17
Capitolo 26: la Gringott
E' maggio ed è finalmente giunto il giorno della grande irruzione alla Gringott. La cosa funziona così: Hermione, grazie all'ultima razione di pozione polisucco (e finalmente hanno finito quel barile!), alla bacchetta magica e a un capello prende l'aspetto di Bellatrix Lestrange, Ron verrà trasfigurato in modo da cambiare i connotati, Harry e Griphook passeranno sotto il mantello dell'invisibilità. La cosa però fa nascere sospetti perché tutti sanno che Bellatrix è segregata in casa Malfoy per punizione dopo la fuga di Harry, e tutti sanno che Harry le ha rubato la bacchetta. I quattro, anche perché Harry usa per la prima volta in vita sua una maledizione senza perdono, la maledizione Imperius, su un goblin della banca, riescono a penetare nelle segrete profonde della banca, ma qualcuno ha dato l'allarme. E' difficile individuare l'horcrux, anche perché ogni oggetto custodito è protetto da un incantesimo per cui, non appena viene toccato senza permesso, produce infinite copie di sé e diventa incandescente. Nonostante ciò, Harry individua l'horcrux: è una piccola coppa appartenuta a Tassorosso. Ma Griphook lo inganna, finge di aiutarlo e poi gli sottrae la spada di Grifondoro unendosi ai goblin arrivati a catturare i ragazzi. I tre però riescono a fuggire liberando l'enorme drago messo dai goblin a guardia della cassaforte e aggrappandosi al suo collo. Il drago si fa strada tra le segrete e poi vola via, con Harry, Ron ed Hermione scottati ma salvi.

Capitolo 27: l'ultimo nascondiglio
Il drago vola alto, sempre più lontano, e i ragazzi cominciano a chiedersi come faranno a tornare a terra, ma quando il bestione si accosta a un lago per bere, loro ne approfittano e si tuffano. Una volta in salvo a riva Harry ha un altro contatto con Voldemort. L'Oscuro Signore ha saputo del furto della coppa ed è furente di rabbia, in un impeto d'ira stermina i goblin traditori e imperversa su tutta la famiglia Malfoy/Lestrange (a quanto pare), poi si chiede quanto Harry sappia degli horcrux. E' però convinto che Harry abbia distrutto solo il diario (in HP e la camera dei segreti, 2° libro) e abbia la coppa, ma per sicurezza decide di controllare gli altri. Uno, Nagini, è con lui, gli altri sono nella ex casa di Marvolo Gaunt (quella, Voldemort è certo, dev'essere per forza al sicuro), nella grotta e a Hogwarts. Quando Harry torna in sé decide che non c'è un minuto da perdere: bisogna trovare l'ultimo horcrux prima che Voldemort arrivi, e bisogna cercarlo a Hogwarts!

Capitolo 28: lo specchio mancante
Harry, Ron ed Hermione decidono di materializzarsi a Hogsmeade sotto il mantello e di notte, in modo da non essere visti (ormai sono troppo alti perché il mantello riesca a coprirli tutti e tre da capo a piedi) e poi cercare un passaggio segreto che li conduca alla scuola. Ma non appena arrivano vengono circondati da mangiamorte e dissennatori, perché su tutto il paese c'è il coprifuoco e un incantesimo che avvisa se qualcuno si trova in strada di notte. Harry evoca il suo patronus (un cervo) e qualche mangiamorte crede di riconoscere in ciò la sua presenza lì. Intanto, però, qualcuno sussurra loro di seguirlo all'interno della taverna Testa di Porco. La persona che li ha aiutati e che riesce a mandar via i mangiamorte sostenendo di essere stato lui a uscire e che anche il patronus era il suo, è il gestore della taverna. Che però cerca di convincerli a scappare. Ma osservandosi attorno Harry nota la metà dello specchio di Sirius sulla mensola del camino, sotto al ritratto di una ragazza bionda con lo sguardo assente. Harry guarda meglio l'oste, i suoi occhi, il naso particolare... somiglia a Silente. Infatti è suo fratello Aberforth. E' stato lui a tenerlo d'occhio attraverso lo specchio (i due fratelli hanno gli stessi occhi, per questo Harry aveva creduto di rivedere l'amato preside), e sempre lui a mandare Dobby in loro aiuto. Ma non lui a mandare il patronus-daina (il suo patronus infatti è una capra, anche se al mangiamorte aveva fatto credere si trattasse di un cervo). Aberforth suggerisce di scappare anche perché secondo lui Voldemort ha ormai vinto, e chi ha troppa fede in Silente (Albus) di solito fa una brutta fine. Racconta dunque la storia della sua famiglia: la sorella Ariana (la ragazza del ritratto) era nata con normali poteri magici. Ma da piccola, quando ancora non poteva padroneggiarli, era stata sorpresa da alcuni ragazzini babbani che l'avevano tiranneggiata. Da allora lei si era rinchiusa in sé stessa e la magia così racchiusa l'avevano resa matta, incapace di controllare i propri scatti di magia. Suo padre, per rabbia, aveva attaccato i tre babbani e per questo era finito ad Azkaban, non perché fosse un mago oscuro. La mamma anche era stata uccisa da un accesso improvviso di Ariana. La ragazza invece era morta perché era capitata in mezzo a un litigio tra Aberforth, Albus e Grindelwald. Harry ha però la prova che sia stato Grindelwald a ucciderla e che Albus ne ha sofferto per tutta la vita (lo ha capito dai gemiti di dolore di Silente quando aveva bevuto la pozione letale che custodiva il medaglione in HP e il principe mezzosangue, 6° libro).
Visto che i tre ragazzi sono però decisi a continuare la loro impresa, Aberforth decide di aiutarli a penetrare ad Hogwarts, e per farlo chiede aiuto al ritratto di Ariana. Attraverso il corridoio alle sue spalle lei si allontana e torna con qualcuno: Neville.

Capitolo 29: il diadema perduto
Neville conduce Harry, Ron ed Hermione attraverso il corridoio nel quadro spiegando quel che è successo ad Hogwarts durante la loro assenza. In pratica il potere è di Piton e di due mangiamorte, fratello e sorella, i Carrow. Loro non perdono mai occasione per vessare e torturare gli studenti più riottosi, ma questi sotto sotto continuano l'opera di ribellione. Anche se ormai sono stati costretti a nascondersi nella stanza delle necessità. Quando i tre, accompagnati da Neville, vi giungono, vengono accolti da tantissimi studenti in festa. I quali restano delusi nel sapere che Harry intende agire senza di loro (sempre per la solita storia: Silente aveva detto che solo Ron ed Hermione potevano venire a conoscenza del segreto degli horcrux). Arrivano, chiamati da Aberforth e Neville, anche Luna, Dean, Ginny, Fred e George. Ron suggerisce di accettare l'aiuto: non è necessario spiegare degli horcrux, basta farsi aiutare (visto che il tempo è poco) a cercare un oggetto nascosto nella scuola e appartenuto a Cosetta Corvonero (per fabbricare gli horcrux Voldemort sceglie sempre oggetti appartenuti ai 4 grandi maghi). Potrebbe essere il suo diadema perduto? Anche se perduto da secoli? Harry si fa accompagnare da Luna, entrambi sotto il mantello, alla casa dei Corvonero per esaminare la statua della famosa strega. Ma vengono sorpresi da Alecto Carrow (la sorella) che lo stava aspettando e immediatamente chiama Voldemort grazie al marchio nero.

Capitolo 30: la fuga di Severus Piton
Alecto ha appena attivato il marchio nero quando viene schiantata da Luna. Il trambusto attira gente. Tutti i corvonero, ma anche il fratello di Alecto. E la Mc Grannitt. I corvonero tornano nei propri dormitori e Harry e Luna sono nascosti sotto il mantello, ma quando Carrow insulta la McGrannitt Harry non resiste e lancia contro il mangiamorte una maledizione crociata (ormai sta diventando esperto in maledizioni senza perdono). I due fratelli sono messi ko, legati e senza più bacchette. Harry spiega alla professoressa cosa sta accadendo e questa decide di avvertire subito i capi delle altre case, costruendo incantesimi che rallentino l'ingresso di Voldemort (Harry non teme più di pronunciarne il nome, tanto lui sa già che Harry è a Hogwarts) e allontanando gli studenti più piccoli. I tre (i ragazzi ancora invisibili) incontrano Piton nei corridoi. Questo cerca di sopraffarre la McGrannitt, ma quando arrivano anche gli altri prof. vedendosi spacciato si trasforma in pipistrello e fugge via.
Non c'è tempo da perdere, tutti i prof. (c'è anche il vecchio Lumacorno) passano all'azione e Harry, tornato nella stanza delle necessità per avvertire gli altri, si accorge che intanto un sacco di gente è arrivata per aiutarlo: Bill e Fleur, i signori Weasley, altri maghi dell'Ordine della Fenice, Lupin (che sventola orgoglioso la foto di suo figlio) e perfino Percy Weasley che, pentito, trova finalmente modo per far pace con la sua famiglia.
Ma non c'è tempo da perdere: Voldemort è ormai alle porte assieme a una schiera di inferi. La battaglia sta per cominciare! E Ron ed Hermione sono scomparsi!

Ore: 00;46
Capitolo 31: la battaglia di Hogwarts
Questo capitolo è estremamente denso di avvenimenti, non so se me li ricordo tutti (e sì che l'ho appena letto).
Ginny freme per partecipare ai combattimenti, ma visto che è minorenne riceve dalla madre l'ordine di restare al sicuro nella Stanza delle Necessità. Tutti si radunano nella Sala Grande per stabilire il da farsi. La voce di Voldemort li raggiunge dicendo che se consegneranno spontaneamente Harry lui se ne andrà risparmiando scuola e studenti, hanno tempo fino a mezzanotte per decidere. I Serpeverde vorrebbero consegnare il ragazzo, ma le altre case lo difendono. Mentre tutti si preparano alla battaglia Harry cerca il quinto horcrux e gli viene in mente che forse il fantasma della casa di Corvonero sa dov'è. Il fantasma in questione è la dama grigia, che in realtà era in vita figlia di Cosetta Corvonero. Lei, invidiosa della madre, aveva rubato il diadema. Ma aveva imprudentemente raccontato al giovane Voldemort, all'epoca ancora Tom Riddle, dove l'aveva nascosto. Harry ha un'idea. il diadema potrebbe essere nascosto nella stanza delle necessità, la versione contenente tutti gli oggetti smarriti. Va per cercarla e intanto arriva Hagrid con suo fratello gigante Gwarp e il cane Thor: vogliono dare una mano. In quel frangente (la battaglia è appena iniziata) risbucano Ron ed Hermione: erano alla ricerca di qualcosa con cui sostituire la spada di Grifondoro e l'hanno trovata: i denti del basilisco (sconfitto da Harry in HP e la camera dei segreti, 2° libro). Hanno già "ucciso" l'horcrux della coppa di Tassorosso, ora si apprestano a trovare il diadema. Per far ciò però occorre che la stanza delle necessità sia vuota per riapparire in nuova forma. Ma prima, dice Ron, bisogna avvertire tutti gli elfi domestici in cucina affinché si salvino. Questo gli vale il primo (e forse unico?) bacio appassionato da parte di Hermione.
Nella stanza delle necessità versione rifugio ci sono la nonna di Neville, Tonks e Ginny. Le prime due si uniscono alla battaglia, alla terza viene chiesto di uscire solo per pochi istanti (il tempo di trovare l'horcrux). Nella stanza delle necessità versione oggetti smarriti i tre vengono però fermati da Draco (dunque non era morto?!?), Tiger e Goyle, gli ultimi due continuano a scagliare maledizioni mortali anche se Draco cerca di fermarli (l'Oscuro Signore vuole Harry vivo, non morto! Vuole ucciderlo lui personalmente!) e Tiger scaglia una maledizione che evoca un fuoco vivo a forma di serpente al quale soccombe lui stesso. Harry, Ron ed Hermione invece si salvano, Harry salva anche Draco e Goyle e usa quel fuoco per uccidere l'horcrux del diadema, prima di fuggire da quella stanza. Ginny, che avrebbe dovuto aspettarli fuori, non è più in vista: probabilmente ha approfittato della loro distrazione per unirsi alla battaglia. In quella arrivano Percy e Fred Weasley, che stanno combattendo contro dei mangiamorte. Percy dice una battuta spiritosa e Fred ne ride, contento perché finalmente il suo serioso fratello ha dimostrato di avere senso dell'umorismo. Ma in quella c'è un'esplosione, parte del muro crolla e Fred muore sotto il crollo, ancora col sorriso sulle labbra.
(non riesco più a staccarmi da questo libro! help!)

Capitolo 32: la bacchetta di sambuco
Chissà come la tradurranno questa?
Percy, devastato dal dolore, non riesce a staccarsi dal corpo di Fred, tanto che deve essere obbligato dagli altri. Harry lo aiuta a mettere al sicuro il cadavere del fratello. Ron vorrebbe solo cieca vendetta, ma Hermione lo fa ragionare: solo loro possono mettere fine a tutto distruggendo l'ultimo horcrux, il serpente Nagini. E per la prima volta chiede a Harry di connettersi volontariamente con Voldemort. Il qual Voldemort è lontano da tutto il casino, bello tranquillo nella Stamberga Strillante a Hogsmeade: ha protetto Nagini con vari incantesimi (sarò scema io, ma a me quel serpente fa pena: non è mica colpa sua se Voldemort l'ha scelto come horcrux. Magari era un serpentello tranquillo che faceva la sua vita da serpentello e... un momento. E se magari vien fuori che è lo stesso serpente liberato da Harry nel primo libro? E per riconoscenza lo aiuta? no, dai, qui viaggio troppo con la fantasia) e ora chiede a Lucius Malfoy (manco lui era morto?), preoccupato per il suo pavido figlio Draco, di correre a portargli Piton. Quanto a lui, non ha alcuna voglia di immischiarsi nella battaglia: tanto sarà Harry a raggiungerlo di sua sponte!
La battaglia imperversa furiosa all'interno del castello di Hogwarts. Ognuno combatte come può. Sibilla Cooman, per esempio, lo fa scagliando sfere di cristallo in testa ai mangiamorte. La prof. Sprite (erbologia) usa piante particolarmente combattive... insomma, ci si difende. Harry si trova a salvare per la seconda volta la vita a Draco (quel ragazzo è una frana) bloccando un mangiamorte che vuol farlo fuori e che non crede che pure lui è un mangiamorte. Irrompe un'orda di ragni giganti che spaventa tutti, buoni e cattivi. Hagrid teme che i maghi possano fare del male ai ragni e corre verso di loro per proteggerli, ma questi gli camminano su e se lo portano via: probabilmente se lo sono pure mangiato. Ci sono anche i giganti cattivi (e in confronto a loro Gwarp sembra tanto piccolo) e i dissennatori (messi in fuga da un tiro incrociato di patronus). Harry, Ron ed Hermione intanto corrono verso il platano picchiatore (che poi in realtà è un salice!): da lì parte il passaggio segreto che porta alla Stamberga Strillante.
Quando i tre vi giungono si fermano ad osservare cosa accade: Voldemort è con Piton e gli sta spiegando che per avere pieno possesso della bacchetta di sambuco bisogna che il vero proprietario sia morto (in realtà non è così, basta vincergliela) e visto che il vero proprietario di quella bacchetta è colui che ha sconfitto Silente, vale a dire Piton, Voldemort lo fa mordere a sangue da Nagini, quindi se ne va. Harry arriva in tempo per vedere Piton in fin di vita che gli chiede di "prenderla" (prendere cosa? la bacchetta?), mentre uno strano sangue color blu argenteo si spande dalle sue ferite (e Hermione glielo fa raccogliere in una fiaschetta - e io 'sta cosa non l'ho capita). Piton incita Harry a combattere, quindi muore.

Capitolo 33: la storia del principe
(Questa domani, sennò vado avanti e stanotte poi non ho più nulla da leggere per addormentarmi).
Lunedì 30 lulgio 2007
Ore: 10;59
Harry, Ron ed Hermione sentono che Voldenort lancia un altro annuncio: lui non voleva far male a nessuno, apprezza anzi il valore dei suoi nemici, ma purtroppo loro hanno scelto di sacrificarsi per Harry. Quanta gente ancora dovrà morire per lui? Voldemort offre una tregua di un'ora. Se allo scadere di quell'ora Harry si consegnerà a lui spontaneamente nella Foresta Proibita non ci saranno altri scontri. Hermione convince Harry a tornare alla scuola ed elaborare un altro piano ma Harry in cuor suo sa già cosa deve fare.
Giunti nella sala grande c'è il triste conteggio di morti e feriti. Oltre a Fred Weasley, pianto dai suoi cari, sono morti anche Lupin, Tonks e Colin Canon (il ragazzo con la passione per la fotografia apparso in HP e la camera dei segreti, 2° libro). Harry decide di allontanarsi e leggere i pensieri di Piton (quella roba argentea raccolta erano i suoi pensieri, non sangue). Per farlo va nell'ufficio del preside indovinandone subito la parola d'accesso, che è Silente. E qui gli si snocciola davanti agli occhi, sempre più stupiti, l'intera vita del povero Severus Piton, morto per amore (o quasi).
Piton fin da piccolo, era sempre stato amico di Lily, la mamma di Harry. I due erano coetanei, si erano conosciuti ai giardinetti ed erano subito diventati amici del cuore, anche se la cosa faceva arrabbiare Petunia (la futura zia Dursley), che si sentiva esclusa dal momento che lei non aveva poteri magici. Man mano che crescevano la loro amicizia si era fatta sempre più forte, ma una volta ad Hogwarts l'essere finiti in due case diverse (Piton nei Serpeverde e Lily nei Grifondoro) aveva cominciato a separarli. A questo va aggiunto il fatto che Piton era segretamente innamorato di Lily, mentre era ovvio che James Potter, ragazzino brillante ma anche molto arrogante, aveva messo gli occhi su di lei. Man mano le diverse frequentazioni avevano allontanato Severus e Lily, anche se lui non aveva mai smesso di amarla. Così per lui era stato devastante scoprire che lei, con il marito, era stata ammazzata da Voldemort proprio perché Piton aveva rivelato il segreto della profezia. Piton era distrutto dal dolore ma Silente gli aveva offerto una possibilità per redimersi: salvare il figlio di Lily in nome del suo amore per lei, e Severus aveva giurato di dedicare tutta la propria vita a questo nobile scopo. Anche se poi con Harry le cose vanno malissimo. Piton non riesce proprio ad andarci d'accordo, Harry lo detesta e lui non sa che fare, anche perché vedere in lui l'odiatissimo James Potter che gli rubò la donna è un colpo al cuore tutte le volte. Ma in lui vede anche Lily, ed è per questo che in fondo lo ama. Arriviamo quindi al momento in cui Silente ha appena distrutto l'horcrux dell'anello, venendone ferito alla mano (cioè poco prima dell'inizio di HP e il principe mezzosangue, 6° libro). Piton lo medica e lo rimprovera per non aver chiesto il suo aiuto. La maledizione nell'horcrux purtroppo lo ha condannato e a Silente non resta che un anno ancora da vivere. E' per questo che bisogna sbrigarsi e Piton deve promettere alcune cose: deve continuare nel suo lavoro di spia, perché quando Silente sarà morto e Voldemort avrà preso il sopravvento, Piton dovrà cercare di diventare preside di Hogwarts per proteggere gli studenti dai mangiamorte. Ma prima deve occuparsi di Draco Malfoy: lui ha avuto l'incarico di uccidere Silente e va controllato, è nel panico e può essere pericoloso anche per gli altri. Ma c'è di più. Silente crede che in fondo Draco non sia ancora cattivo, può ancora essere salvato. Piton deve giurare che quando giungerà il momento sarà lui a uccidere il preside, sia per salvare Draco sia per salvare Silente dalla lunga agonia che lo aspetterebbe se la maledizione facesse il proprio corso (proprio come avevo sospettatto io. In HP e il principe mezzosangue, 6° libro, Piton aveva ucciso Silente per ordine stesso del preside. E quando Silente lo supplicava non era per aver salva la vita, bensì lo supplicava di portare a termine il suo orribile ma necessario compito). C'è un'altra cosa che Silente ha scoperto: quando Voldemort ha ucciso James e Lily, una piccola parte della sua anima è trasmigrata, senza che lui lo sapesse, nel corpo di Harry. Per questo tra i due c'è un contatto mentale tanto forte e per questo Harry parla il serpentese. Ciò vuol dire che il settimo e ultimo horcrux è Harry stesso e che per sconfiggere definitivamente Voldemort bisogna che anche Harry muoia. Piton ne è sconvolto e mostra a Silente il proprio patronus, una daina (quindi era stato lui ad aiutare Harry a trovare la spada di Grifondoro), cioè il suo pensiero felice: Lily Potter (lei aveva lo stesso patronus). Per lei lui non vuole che Harry muoia e Silente lo prende in giro per la sua tenerezza d'animo, che sarà mai per lui un morto in più o uno in meno se è per il bene più grande? Ma Harry non sarebbe un morto qualunque, perché per Piton lui è una specie di figlio mai avuto.

:''''( Povero Piton, che vita di merda!

Capitolo 34: di nuovo la foresta
Quando le memorie finiscono Harry sa che fare: dovrà morire, offrirsi spontaneamente a Voldemort per fermare tutto e impedire che altri muoiano per lui!
Silenziosamente, nascosto dal mantello, senza contattare nessuno (ferma solo Neville dicendogli che il serpente Nagini va ucciso a tutti i costi, in caso Ron ed Hermione non dovessero farcela), Harry sguscia fuori dalla scuola, verso la foresta proibita. E finalmente sa cosa vuol dire l'iscrizione sul boccino: mi aprirò solo alla fine. Ora è la fine. Ora lui sta per morire. E il boccino si apre. Dentro, proprio come aveva pensato, c'è l'anello con la pietra della resurrezione. Grazie a quella compaiono le figure, più solide di spettri ma meno che persone in carne e ossa, di Lily, James, Sirius, Lupin... loro lo aiutano e lo incoraggiano a proseguire il proprio compito, e lui si presenta da Voldemort.
Hagrid, che è lì prigioniero, lo supplica di non fare ciò che sta per fare, ma Harry ha deciso. Si consegna a Voldemort, che sogghigna beffardo.
Un lampo di luce verde ed è tutto finito!

Capitolo 35: King's Cross
Quando Harry apre gli occhi crede di essere morto, ma ben presto si accorge che così non è. E' nudo, in un posto dalle pareti e i pavimenti bianchi. Si vergogna e desidera degli abiti, che subito appaiono. C'è una specie di orribile neonato che non fa che piangere e anche se sa che dovrebbe consolarlo, Harry ne prova troppo ribrezzo per toccarlo.
Ma ecco arrivare Silente. La situazione è strana. Cos'è successo? Silente è morto! Allora anche lui? Certo, Silente non può negare d'essere morto, Harry però non lo è. Perché nel momento in cui Voldemort ha scagliato la sua maledizione mortale ha in realtà ucciso solo la sua parte di anima dentro Harry, non anche Harry. Nel contempo, visto che per recuperare la sua forma umana Voldemort aveva usato il sangue di Harry, anche a lui è rimasta addosso un po' della protezione di Lily, quindi anche lui non è morto completamente. E l'orribile neonato ne è il risultato.
Il posto in cui loro sono somiglia alla stazione di King's Cross, solo più pulita. La cosa diverte Silente.
Albus racconta di sé. Lui in realtà si disprezza, per essere stato sempre così egoista, per aver desiderato il potere e aver per questo perso la sua amata sorella. La ricerca delle reliquie gli aveva ottenebrato la mente. Harry non può fare altro che consolarlo.
Silente dice che Voldemort non sa nulla delle reliquie, a lui interessava solo avere la bacchetta più potente di tutti. Solo Harry è degno di possederle, perché lui ha spirito di sacrificio, sa che il vero signore della morte è colui che non teme di morire a sua volta per amore degli altri. E Voldemort non ama, lui teme la morte.
Per Harry è tempo di tornare indietro. Ma quel che è accaduto è vero o è successo solo nella sua testa?
E' successo nella sua testa, sorride Silente, ma ciò non vuol dire che non sia vero.

Capitolo 36: il piano s'incrina
Quando Harry riapre gli occhi è di nuovo nella foresta, disteso faccia in terra, tra i mangiamorte. Voldemort ha pure lui avuto un mancamento, ma ora è di nuovo in sé e chiede ai suoi di controllare se Harry è davvero morto. Delle mani femminili lo tastano e non possono evitare di notare che il suo cuore batte forte, ma una voce femminile gli domanda di nascosto se Draco è ancora vivo, se è a Hogwarts, e lui risponde di sì. Narcissa Malfoy allora proclama a gran voce che Harry Potter è morto e i mangiamorte prorompono in un grido di giubilo. Harry capisce che per lei è l'unico modo per avere il permesso di entrare a Hogwarts e cercare il figlio e la asseconda, si finge morto per capire quale sia la situazione migliore per colpire, e rimane immobile anche se Hagrid viene costretto a prenderlo in braccio e a trasportarlo nella lunga processione fino al castello piangendo copiosamente. Ma non tutti ci stanno a sentirsi sconfitti. Neville reagisce, Voldemort cerca di punirlo dando l'esempio (ecco cosa capita a chi mi contraddice!): chiama il Cappello Parlante, dice che da ora in poi a Hogwarts non ci saranno più quattro case, ma una soltanto: Serpeverde! Infuoca il cappello e lo getta in testa a Neville. Contemporaneamente dal bosco arrivano i centauri a dare manforte ai "buoni", la battaglia si riaccende, Neville riesce a scansare il cappello infuocato dal cui interno sbuca la spada di Grifondoro. Neville l'afferra prontamente e uccide Nagini mozzandole la testa. Harry approfitta della confusione per infilarsi il mantello, scappare nel castello e osservare la situazione. La battaglia infuria, tutti combattono (tranne Lucius e Narcissa Malfoy, troppo preoccupati e intenti a cercare il figlio Draco), Voldemort lancia maledizioni a destra e a manca, ma Harry, sempre nascosto e invisibile, riesce a difendere tutti con incantesimi di protezione. Voldemort cerca di convincere i "buoni" che Harry è stato ucciso mentre cercava di scappare per salvarsi, ma nessuno gli da retta. Anzi, pur credendo Harry ormai morto, i "buoni" combattono contro Voldemort e i mangiamorte con ancor più energia. Neppure i fantasmi si tirano indietro, e perfino gli elfi domestici, capitanati da un valoroso Kreacher, attaccano come possono le schiere del male. La signora Weasley da della puttana (Wow! Che termini forti!) a Bellatrix che aveva cercato di ammazzare Ginny, quindi la uccide. Voldemort vede che la sua più fedele seguace è morta e, infuriato, si scaglia contro la signora Weasley, e a questo punto Harry interviene. Ormai, spariti anche tutti gli horcrux, è solo una faccenda tra loro due. Tutti si fermano per guardarli. Non capisce, Voldemort, che dal momento che Harry si è sacrificato per salvare tutti i suoi amici ora anche loro sono protetti dai suoi incantesimi? E non importa se Harry non è morto, l'intento c'era ed è quello che conta. Inoltre non ha tenuto conto di una cosa: una bacchetta la si può prendere solo vincendola al suo legittimo proprietario e quindi la sua non era di Piton, dal momento che questo è sempre stato dalla parte del bene e che l'uccisione di Silente era concordata. Quello che aveva disarmato Silente era stato Draco, e visto che poi Harry aveva vinto Draco... ora la bacchetta appartiene a lui. Voldemort si infuria e gli lancia contro una maledizione Avada Kedavra. Questa si ritorce contro di lui e Voldemort ricade, finalmente sconfitto e morto per sempre!
La festa prorompe, l'incubo è finito e il giubilo si mescola al pianto per le vittime. I Malfoy sono a disagio, perché non vengono mandati tra gli arrestati, ma neppure sono mescolati tra i vincitori: a loro importa solo che Draco sia salvo. Harry si apparta con Ron ed Hermione e racconta loro quel che è successo. Vanno nello studio del preside, dove tutti i ritratti dei presidi acclamano Harry, anche il ritratto di Silente che ha gli occhi colmi di lacrime dalla commozione (ecco perché ho letto che parlavano con Silente, parlavano col suo ritratto). Harry annuncia che delle tre reliquie vuole tenere solo il mantello per motivi affettivi, ma che la pietra l'ha smarrita nella Foresta Proibita e la bacchetta, intende usarla solo per riparare la propria e poi se ne disferà. Quella bacchetta porta troppi guai e lui di guai ne ha già avuti abbastanza!


DICIANNOVE ANNI DOPO
Sono passati diciannove anni da quei fatti. Harry Potter è ormai adulto ed è sposato con Ginny. I due hanno tre figli: James, di 12 anni (è al secondo anno), Albus, di 11, e la più piccola Lily, di 9. Anche Ron ed Hermione si sono sposati e hanno due figli: Hugo e Rosa. Perfino Draco ora è sposato e ha un figlio. Lui e Harry non sono certo diventati amiconi, ma almeno ora si tollerano. Neville invece è diventato professore di erbologia a Hogwarts, mentre il picccolo Ted, figlio di Lupin e Tonks, è diventato un giovanotto diciannovenne e affascinante (e probabilmente s'è appena fidanzato con Victoire, figlia di Bill e Fleur). E' il primo settembre e sono tutti alla stazione di King's Cross per accompagnare i ragazzi a prendere l'Hogwarts Express. Il piccolo Albus è preoccupato perché il fratello James continua a prenderlo in giro e a dirgli che lui finirà a Serpeverde. Harry allora lo prende da parte, gli ricorda che il suo nome completo è Albus Severus, e che questi sono anche i nomi di due grandi presidi di Hogwarts, uno dei quali era un Serpeverde ma anche il mago più coraggioso che Harry abbia mai conosciuto. Non c'è niente di male a essere Serpeverde, loro lo ameranno comunque.
Il treno parte e Ginny sorride: andrà tutto bene.
Harry sa che andrà tutto bene: dopotutto la cicatrice non gli fa più male da diciannove anni!

Buahhhhhhhhh! E' finito!!!!!!!!! :'''''(

Conteggio dei morti e feriti gravi in HP7
1) Charity Burbage, professoressa di babbanologia a Hogwarts, viene uccisa da Voldemort (che presumibilmente voleva estorcerle informazioni), alla fine del capitolo 1, dopo essere rimasta sospesa a testa in giù per tutta la durata del capitolo.
2) La civetta Edvige: muore nel capitolo 4, colpita da una maledizione Avada Kedavra volante lanciata da un mangiamorte ad Hagrid (il suo corpo esplode poi assieme al sidecar di Hagrid)
3) George Weasley: perde un orecchio, nel capitolo 5, in seguito alla colluttazione coi mangiamorte (Piton in particolare) del capitolo 4. Impossibile curarlo. Ma lui la prende con filosofia e commenta che ora finalmente la madre potrà distinguerlo dal gemello Fred!
4) Malocchio Moody: muore ucciso dallo stesso Voldemort nello scontro del capitolo 4 (ma noi veniamo a saperlo nel capitolo 5, dalle parole di Bill Weasley che ha assistito all'uccisione).
5) Rufus Scrimgeur, ministro della magia: viene ucciso dai mangiamorte che hanno preso il ministero nel capitolo 8.
6) Codaliscia, alias Peter Minus: muore per autostrangolamento in un soprassalto di coscienza (o forse per un incantesimo di Voldemort) nel capitolo 23.
7) L'elfo domestico Dobby: muore ucciso da una pugnalata di Bellatrix Lestrange alla fine del capitolo 23.
8) Tiger, uno dei due scagnozzi di Draco Malfoy: muore ucciso da una maledizione che lui stesso ha lanciato ma non ha saputo gestire, nel capitolo 31.
9) Fred Weasley: muore nel crollo di una parete del castello di Hogwarts durante la battaglia del capitolo 31. Però muore contento, perché un istante prima aveva appena riso per la prima battuta di spirito mai sentita dire da Percy Weasley.
10) Severus Piton: muore ucciso dal serpente Nagini (che ha agito per ordine di Voldemort) alla fine del capitolo 32, ma prima di morire incoraggia Harry.
11) Remus Lupin: muore in combattimento, capitolo 33.
12) Ninfadora Tonks: muore in combattimento, capitolo 33.
13) Colin Canon: muore in combattimento, capitolo 33.
14) Nagini, il serpente di Voldemort: viene decapitato da Neville Paciock nel capitolo 36.
15) Bellatrix Lestrange: muore uccisa da un'inviperita signora Weasley dopo che lei aveva cercato di eliminare Ginny al capitolo 36.
16) Voldemort: muore perché la sua ultima maledizione gli si ritorce inesorabilmente contro, al capitolo 36.

Etichette:

3 Comments:

At 4:25 AM, Anonymous Anonimo said...

Grazie mille per il riassunto...Anche se un po mi disp...mi sono rovinato tutto...d'altronde l'ho voluto io!!!Grazie ancora

 
At 2:02 PM, Anonymous Federica said...

ciao...hai percaso il riassunto del libro "Il mistero di Agnes Cecilia" di maria gripe????? ne ho tanto biso.

 
At 8:09 PM, Blogger J&G said...

No, non avevo Agnes Cecilia, ma l'ho aggiunta adesso a questo link: http://lamiascrivania.blogspot.com/2009/12/il-mistero-di-agnes-cecilia-riassunto.html
spero ti sia utile!

 

Posta un commento

<< Home