venerdì, ottobre 27, 2006

Storia di un calendario

C’era una volta un gruppo di gatti che non sapeva di essere un gruppo di gatti.
Infatti era un gruppo virtuale, costituito dai compagni pelosi degli umani che frequentavano un newsgroup su Internet (per l'appunto it.discussioni.animali.gatti, abbreviato in “Idag”).
Gli umani parlavano, parlavano, parlavano dei loro amici-mici.
Si scambiavano esperienze, consigli, aneddoti…e tutti questi gatti, che mai si erano conosciuti tra loro e che non conoscevano gli umani degli altri gatti, avevano finito, senza saperlo, per essere “un gruppo” residente in una specie di paesello virtuale.
Che poi…si fa presto a dire “virtuale”.
Non c’è forse termine più abusato di questo.
Perché “virtuale” significa non reale, immaginario: ma cosa c’è di irreale in un sacco di persone che piangono lacrime vere, verissime ogni volta che un micio si ammala o muore?
Che magari, con un consiglio dato al momento giusto, salvano una gattovita?
Che inventano la “gattocolletta” e raccolgono soldini veri, verissimi, da offrire ai mici abbandonati?
Sì, d’accordo, queste persone si conoscono solo tramite una tastiera e un monitor: e allora?
C’è gente che cominciando così si è sposata e ha messo su famiglia. Altro che “virtuale”!
La conoscenza tra gli umani di Idag, nel corso degli anni, è diventata amicizia vera, verissima. Qualcuno si è conosciuto anche “dal vivo”, qualcun altro è rimasto solo un nome, un “nick”, come si dice in linguaggio telematico.
Molti di loro non conoscono le facce degli altri umani…ma quelle dei gatti sì!
Perché gli umani di Idag, anche i più riservati, anche quelli antipaticissimi che ce l’hanno sempre con tutti e non uscirebbero mai dall’anonimato del monitor, non resistono alla tentazione di mostrare al mondo quanto sono belli i loro gatti.
E allora mettono foto un po’ dappertutto: sui loro siti, sui blog, sulle gallerie sparse un po’ per tutto il web. E quando senti tanto parlare di un gatto, e poi vedi le foto di quel gatto, e poi segui col cuore in gola le disavventure di quel gatto, e tiri un sospirone di sollievo quando la disavventura finisce bene…quel gatto diventa anche un po’ tuo.
Così, nelle case degli idagghiani, si cominciava a parlare del micio di Tizio o della gattina di Caio come se fossero i gatti di famiglia…e i veri gatti di famiglia, che non sanno leggere un monitor ma capiscono tutto quello che dicono i loro umani, hanno scoperto di essere un gruppo.
Ma hanno anche scoperto che di questo gruppo facevano parte molti sfi-gatti e sfi-gattini che non avevano l’amore e il calore di una famiglia, ma solo le attenzioni e le cure di brave persone che li tenevano al sicuro e cercavano di dare loro un buon pasto ogni giorno.
Così i gatti più fortunati si sono passati parola (loro non hanno bisogno di tastiere e di monitor: i gatti sono telepatici, come sa benissimo chiunque viva con uno di loro) e hanno cominciato ad assumere pose elegantissime, a mettersi nella luce migliore, a infilarsi nei posti più impensati e più buffi…perché sapevano benissimo che gli umani non avrebbero resistito e sarebbero corsi a prendere la macchina fotografica. Così è stato, naturalmente; e gli umani di Idag si sono ritrovati con un’immensa serie di fotografie bellissime dei loro gatti bellissimi.
A questo punto tutti i mici di Idag hanno cominciato a trasmettere telepaticamente due paroline ai loro umani: “Natale… Calendario… Natale… Calendario!”
Noi, purtroppo, non siamo molto bravi con la telepatia: ma quando cento mici, tutti insieme, trasmettono un unico messaggio, alla fine riusciamo a sentirlo perfino noi.
Così abbiamo captato il messaggio, abbiamo guardato le foto e abbiamo pensato che un CAT-lendario natalizio con i nostri meravigliosissimi gatti si sarebbe potuto vendere: offrendo naturalmente l’intero ricavato agli sfigatti e agli sfigattini, perché fosse “un po’ più Natale” anche per loro. Perché ci fosse davvero la certezza, e non la speranza, dei prossimi pasti.
Abbiamo identificato oasi e colonie feline che avevano particolarmente bisogno di una mano, perché nessun altro gliela sta offrendo e vivono solo degli sforzi e del (pesante) contributo economico delle brave persone che se ne occupano.
Così queste brave persone saranno le destinatarie del regalo di Natale di un gruppo di gatti che non sapeva di essere un gruppo. Ma adesso lo sa.

Il Catlendario è già alla sua seconda edizione. Nasce dal cuore e dal pensiero di tanti appassionati gattofili di IDAG e ha la speranza di poter dare un aiuto concreto a quei mici che ne hanno bisogno. Quelli che non hanno la fortuna dei nostri amatissimi quattrozampe di casa.
Nello specifico quest'anno il ricavato delle vendite andrà a:
GENOVA, i quasi settanta gatti dell'Oasi Gavette
ROMA, cento e passa mici accuditi da Leopoldo De Persio
CESENA, le decine di mici del gattile


Grazie a tutti quanti hanno contribuito, anche solo con l’acquisto di una copia. Ma soprattutto grazie ai 136 fantastici mici che hanno posato per il Catlendario 2007!

Per richiedere info e/o ordinare il catlendario scrivere a catlendario@yahoo.it
oppure visitare il blog http://catlendario.blogspot.com