domenica, luglio 16, 2006

Corri, corri, corri...

Eh già, le vacanze son proprio finite. Eh, già, due settimane fa a quest'ora ero al mare. Eh, già...
Chissà quando ci tornerò!
Il caldo mi stronca. E non è tanto quello. A mare il caldo lo sopportavo benone. Probabilmente lo sopporterei anche in montagna, per esempio.
E' aver caldo e dover lo stesso correre (metaforicamente, sul serio non riuscirei mai) come un grillo a distruggere quei pochi neuroni che ancora m'aiutavano.
Addio, neuroni, addio!
Così ho ripreso il lavoro, quello di cui non parlo mai sul blog.
La settimana scorsa, per esempio, ho dovuto fare del lavoro "a domicilio", nel senso che mi sono dovuta recare in un ufficio altrui dal momento che mi serviva un mucchio di materiale tecnico che da me non c'è.
Quell'ufficio era l'inferno.
Non scherzo, eh. Il proprietario diceva che "non si aspettava che avrebbe fatto caldo" (e perché mai dovrebbe far caldo? Dopotutto siamo solo a luglio!!!) e così non aveva preso provvedimenti. Non dico che avrei voluto un climatizzatore, ma almeno un ventilatorino piccolo (caspita, perfino io ce l'ho, anche se è sovente presidiato dai gatti), manco un minimo di corrente d'aria! Nulla, se non carta, caldo e computer roventi. Sono uscita che probabilmente pesavo tre chili in meno, tutti persi in sudore (cosa che, volendo, non è necessariamente un male).
Ora mi sto "divertendo" con altri lavori ameni, perché i miei lavori sono tutti ameni. A guardarli da fuori vien da chiedere "a che pro?".
Devo scrivere dei testi per degli album da colorare.
Prima che lo diciate voi, lo spiego io. Lo so, un testo in un album da colorare sembra la cosa più inutile del mondo. E in effetti lo è. Ma ha una sua necessità. Bisogna farli altrimenti l'editore non può far uscire l'album come rivista e di conseguenza dovrebbe pagare un tot in più per la pubblicazione. Diciamo che è un problema tecnico.
Questi album su cui sto lavorando sono del tipo "penna magica". In sostanza il povero bambino non ha la possibilità di scegliere i colori che vuole ma ha a disposizione una sola penna da ripassare sui disegni, che verranno di diversi colori ma tutti con un'inconfondibile sfumatura "cacchina-molle-di-piccione". Una delizia per gli occhi.
Ogni disegno inoltre va corredato con due righe in rima baciata (e qui intervengo io) del genere:
Se col trucco ti fai bella
Brillerai come una stella

Alta poesia, no?
Ce la farò. Ce la posso fare... spero!